Travel Experience

29.03.2022
Virgin Gorda, l’isola vergine britannica
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Il viaggio di oggi rientra tra le tre mete più belle e anche più care che ho mai visitato,  andiamo alla scoperta delle isole vergini britanniche: Virgin Gorda.
Ci sono arrivato come sosta di due giorni per una crociera che stavo facendo in quei mari. Sceso a terra ho scoperto un’isola bellissima e montuosa, piena di gente cordiale, cucina tropicale e polli che vagavano in libertà. Ho trovato acque blu che abbracciavano la riva, e megaliti di granito a The Baths, un promontorio dell’isola, che sorgevano dal mare.
Con un gommone a noleggio ho potuto navigare intorno a quest’isola lussureggiante e raggiungere le isole più piccole, dove mi dicevano avrei visto personaggi famosi, io naturalmente non ne ho visto uno. Virgin Gorda offre anche tanto divertimento: mi sono fatto portare a Spanish Town la seconda città più grande delle Isole Vergini Britanniche, scoprendo l’ideale per fare shopping, per poi essere coinvolto in un festival di pesca. Dal momento che sono anche un amante della storia, ho cercato il Little Fort National Park, una riserva naturale dove ho fatto lunghe escursioni a piedi con vista sull’oceano.
Il giorno dopo pura tranquillità e visita a Saba Rock, invidiando gli yacht che entravano nella baia, e osservando le lontre marine che nuotavano, per poi fare una passeggiata fino al relitto di un veliero del 600 nelle vicinanze. La cosa che mi ha sorpreso è stata la cucina locale: Virgin Gorda è la capitale gastronomica delle Isole Vergini britanniche. Sono andato quindi con un richot a Hog Heaven che come molti altri luoghi sull’isola offre panorami mozzafiato, ma con una chicca, in vari ristoranti servono i piatti classici dell’isola, come il pollo croccante fritto, la zuppa di conch e l’insalata di patate. Io non ho potuto andare via senza aver provato le costolette al barbecue.
Un’ultima raccomandazione ci sono alcuni bar dove esistono 50 tipi di caffè diverso e io sono andato a prendere il caffè fresco liofilizzato al Fat Virgin’s Cafe, talmente buono che ho perso molto tempo ed ho rischiato di non ritornare sulla nave da crociera.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Seul)