Segreti in tavola

23.01.2023
Vi svelo i segreti della Cicerchia
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Avete mai assaggiato la cicerchia? sapete di cosa si tratta? E’ una pianta coltivata per il consumo umano soprattutto in Africa, Asia orientale e alcune zone dell’Europa. Per quanto riguarda l’Italia, la cicerchia è diffusa soprattutto nelle regioni del centro-sud, dove viene coltivata per tradizione e ha ottenuto il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano.
È un legume diffusissimo eppure si mangia molto raramente. Particolarmente diffuso in aree tendenti alla siccità e alla carestia, perché sopravvive e fornisce un buon raccolto dove le altre piante falliscono, negli ultimi secoli, in periodi di guerra e dopoguerra, è diventata molto gettonata nelle aree centrali della Spagna, dove tuttora viene spesso utilizzata per preparare ricette nate in quei periodi e ormai diventate tradizionali.
Il motivo per cui questa leguminosa non si trova molto spesso nei nostri piatti è che i suoi semi possono contenere una neurotossina che, se assunta regolarmente o in grandi quantità, può causare seri problemi per la salute.
Niente paura però! La cicerchia coltivata per il consumo umano consiste in cultivar selezionate, con tossicità bassissima o inesistente, e se mangiata una volta ogni tanto il rischio di contrarre malattie è pressoché inesistente.
La cicerchia contiene anche molte sostanze benefiche per il nostro organismo: pensate che è uno dei legumi con maggiore contenuto di proteine, oltre a vitamine del gruppo B, sali minerali come ferro, calcio e fosforo, e poi fibre e polifenoli.
Può essere utilizzata come la maggior parte degli altri legumi in moltissimi modi diversi: come semplice contorno, o per la preparazione di piatti tradizionali come zuppe, minestroni e puré. Dalla cicerchia si ottiene anche una farina che può essere utilizzata per la preparazione di polente, crespelle e focaccine.
Il segreto per preparare e cucinare al meglio le cicerchie è lasciarle in un lungo ammollo prima della cottura, almeno 24 ore, in acqua salata e tiepida, sostituendola un paio di volte. Dopo l’ammollo, mettete a bollire le cicerchie in acqua pulita e non salata, e lasciatele cuocere ad alta temperatura per almeno un paio d’ore; tenete a mente che il tempo di cottura è generalmente più lungo rispetto a quello degli altri legumi, ma controllate sempre sulla confezione, e se avete fretta potete utilizzare la pentola a pressione per ridurre notevolmente i tempi!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al bao)