Segreti in tavola
Secondo me non è estate senza un piatto di prosciutto e melone! E oggi è il giorno giusto per mangiarlo perché nel mondo si festeggia il melon Day! Quante varietà ne conoscete? Beh, nonostante questo frutto sia uno dei grandi classici della stagione estiva, esistono diverse varietà di meloni invernali! Ma andiamo con ordine!
Partiamo dalle varietà “classiche”, come il famoso e gustosissimo melone di Cantalupo, dalla forma un po’ allungata e la buccia verde-grigiastra. E’ il cosiddetto melone retato e comprende in realtà tantissime varietà che si differiscono tra loro per dimensione, colore e sapore. Quello più comune è il classico melone dalla polpa arancio vivo e dalla dolcezza unica. Il melone retato ha la buccia ruvida, è diviso in segmenti che aiutano a sezionare le fette. Il sapore è fresco e molto dolce, il suo profumo è intenso e piacevole.
Poi c’è quello sardo che ha una forma ovale con una buccia ruvida o liscia ma è sempre di colore verde o striato di giallo. La polpa di questo melone è molto chiara e particolarmente dolce e croccante.
L’ultimo in ordine di raccolta è il Melone Giallo che è conosciuto anche come melone bianco o melone invernale, ha la caratteristica di avere la buccia liscia di colore giallo paglierino e la polpa molto chiara. Fresco e dolcissimo, questo melone si raccoglie a settembre e lo troverete sulle tavole anche fino a Natale. La sua principale caratteristica è che, se correttamente conservato in frigorifero, si conserverà molto a lungo.
Il 60% della produzione mondiale di meloni avviene in Asia, ma l’Italia è uno dei principali produttori europei, insieme a Spagna, Francia e Romania.
I meloni fanno molto bene al nostro organismo: primo, perché contengono molta acqua e poche calorie; sono quindi perfetti per chi è a dieta, perché hanno un effetto diuretico e anche lassativo per via dell’alto contenuto di fibre. E poi hanno anche un elevato contenuto di vitamine, soprattutto vitamina C, e di beta-carotene.
Il segreto per scegliere quello perfetto al mercato? Dovrà essere denso al tatto, profumato e con le estremità morbide. Inoltre il picciolo si deve staccare facilmente, e il frutto dovrà risultare pesante in rapporto alla sua dimensione.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato a Michele Manelli)