Segreti in tavola

10.06.2021
Nicco Nesi ci svela i segreti del Whisky: come si beve il whisky
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Il whisky, quando esce dalla botte, ha una gradazione abbastanza elevata: siamo intorno ai 60°. A volte viene imbottigliato così com’è e prende il nome di full proof o cask strenght. Ma non è bevibile, o almeno bevibile in modo piacevole. Le distillerie lo tagliano con acqua per portarlo intorno ai 45 gradi. Ma ancora meglio sarebbe abbassarne la gradazione un altro po’. Un ex sergente dell’esercito di sua maestà conosciuto a Londra mi spiegò: se tu hai un impianto stereo bellissimo, ma copri le casse con un materasso, riesci a sentire lo stesso la musica. Se togli il materasso apprezzerai ogni singolo strumento. Col whisky è lo stesso: il materasso è l’alcol in eccesso. Mettendo qualche goccia d’acqua ne eliminiamo la parte invasiva e facciamo uscire fuori tutti gli aromi. Quanta acqua dobbiamo mettere? Finché il naso non viene infastidito dall’alcol. Poi è molto soggettivo.
Su una cosa però non transigo: mai il ghiaccio. Il freddo mortifica gli aromi e i sapori. Si raffredda un prodotto di scarsa qualità per farlo sembrare più piacevole. Se imparate a usare bene il vostro naso, vi accorgerete di quanti aromi sono racchiusi in un bicchiere di whisky.
Ma quando si beve il whisky? Fondamentalmente quando se ne ha voglia. È ovvio che la sua gratificazione massima si ha dopo cena, davanti a un camino con un bel sigaro. Ma ci sono whisky più leggeri che possono essere usati come aperitivo, o perché no per pasteggiare. Magari non beviamone quanto il vino, ma un sorso a pulire la bocca ci sta sempre bene

Ma se volete saperne di più, vi invito a leggere il mio libro whisky. Su www.corradotedeschieditore.com/ anche in formato digitale. Oppure su Amazon

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento di Nicco Nesi dedicato alla produzione di whisky)