Travel Experience

26.02.2021
Manila: la vivace capitale delle Filippine
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Amici il viaggio di oggi mi era stato ispirato dai racconti di un mio collaboratore domestico al quale mi ero molto affezionato e che mi parlava sempre della sua città Manila nelle Filippine. Al mio arrivo mi è apparsa una dimensione gigantesca, una affollata e vibrante città dove puoi capire l’essenza delle Filippine, ma se sei guidato nei posti giusti. Quindi sono dovuto ricorrere a un cugino del mio amico collaboratore domestico che mi ha subito portato nell’aria più importante, quella di Intramuros: qui ho potuto fare una passeggiata per la vecchia città ispanica circondata da vecchie mura. Sempre qui tra una folla incredibile di persone ho visitato la Cattedrale e la Chiesa di San Augustin, un’antica struttura che includeva un variegato museo delle tradizionali locali, molti colori e molto rumore. Appena usciti da Intramuros siamo andati al Museo Nazionale, un altro importante luogo dove capire e conoscere le Filippine e la sua arte. Ma anche nelle Filippine la mia voglia di mare mi pervadeva quindi, camminando abbiamo raggiunto l’Ocean Park, un grande acquario per poi terminare la giornata con una camminata sulla baia al tramonto. Manila è stato anche il posto dove ho trovato mercatini e negozi per lo shopping di souvenir tradizionali, fatti di madreperla, perle, legno e altro materiale tradizionale. Manila poi non mi ha lasciato certo a bocca asciutta, proponendomi la deliziosa e sorprendente cucina filippina, su tutti i popolarissimi cicharon snack fatti con la pelle del maiale, sembravano delle patatine fritte ma dal gusto molto curioso, sorpresa, la cucina filippina si avvicina abbastanza a quello di noi italiani. Ma il momento più divertente del viaggio è stato quando siamo arrivati a Quiapo, dove si trova la famosa omonima chiesa. Si trattava di un grandissimo mercato all’aperto, dove ho visto ogni tipo di merce, e comprato più per gioco che per altro, amuleti e pozioni pieni di leggende, ma mi hanno proposto anche casse per lo stereo, tende, amache, uccellini e addirittura essendo da solo, pannolini per I bambini, Pur dicendo di no a tante cose, molte, le ho dovute comprare, per la simpatia dei venditori locali con il risultato di pagare più di 100 $ al ritorno in aereo di eccedenza bagaglio.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Wellington)