Segreti in tavola

03.12.2021
#mangiamoitaliano – Il Radicchio rosso di Treviso IGP
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È considerata una delle varietà più nobili di radicchio: sto parlando ovviamente del celeberrimo radicchio rosso di Treviso! Non è un caso che questa pianta si sia guadagnata il riconoscimento IGP: infatti la coltivazione del radicchio rosso di Treviso ha origini molto antiche e la qualità di questo prodotto non sarebbe sicuramente la stessa se cambiassero le condizioni climatiche e ambientali in cui cresce. Ragion per cui, come stabilito nel disciplinare di produzione, il radicchio rosso di Treviso proviene solo dai terreni di 24 comuni tra le province di Treviso, Venezia e Padova.

La semina avviene in estate, e poi la raccolta ha inizio a partire da settembre per la tipologia precoce, e si spinge fino a inverno inoltrato per il tardivo, che può essere chiamato tale solo dopo la seconda gelata, e che una volta raccolto viene poi sottoposto a complicate procedure di imbiancamento necessarie per esaltare le qualità organolettiche del prodotto.

Il radicchio è una pianta che può vantare tante proprietà interessanti per il nostro organismo: è infatti ricco di acqua, fibre, sali minerali e vitamine, soprattutto la A e le vitamine del gruppo B. Ha proprietà depurative e favorisce la digestione e il corretto funzionamento dell’intestino. Inoltre contiene sostanze fenoliche antiossidanti e l’apporto calorico è molto basso. Può essere utilizzato in una grande varietà di ricette; solitamente viene cotto e mangiati da solo o aggiunto a moltissimi piatti di tutti i tipi; ma si può mangiare anche crudo, per esempio abbinato a formaggi freschi o stagionati, accompagnati da un filo di miele e delle noci.

Vi svelo un segreto: la tipologia più pregiata del radicchio rosso di Treviso è sicuramente il tardivo, e non solo per la laboriosità della lavorazione, ma anche e soprattutto perché il tardivo ha foglie morbide, lunghe e affusolate, dalla consistenza più croccante; e poi è molto meno amaro, ma allo stesso tempo ha un sapore più intenso. Si presta perfettamente a qualunque tipo di cottura, in particolare risotti, ma può addirittura essere trasformato in confettura o gelatina!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti della pasta regionale)