Segreti in tavola

20.02.2021
#mangiamoitaliano - Il Murazzano DOP
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Sicuramente tutti avete sentito parlare di robiola, ma se vi dicessi che ne esistono moltissime varietà diverse?

Per esempio, conoscete il Murazzano? Si tratta di un tipo di robiola, quindi un formaggio a pasta molle, e si produce in Piemonte, in provincia di Cuneo, da tempi immemorabili. Anticamente si utilizzava esclusivamente latte ovino, ma oggi vi si può aggiungere fino al 40% di latte vaccino.

Il Murazzano è gustosissimo e si ottiene con tecniche tradizionali e controllatissime, per questo motivo si è guadagnato il riconoscimento DOP. Nonostante ciò, rimane un formaggio abbastanza di nicchia, infatti se ne producono circa 10.000 forme all’anno anche se la richiesta è in continuo aumento. Il Murazzano DOP si presenta con la pasta morbida, di color bianco latte, un sapore delicato e profumato, leggermente più marcato nelle forme prodotte con solo latte di pecora.

Vi racconto una curiosità: il Murazzano si produce da una razza autoctona, la pecora delle Langhe, che per molto tempo è stata a rischio di estinzione. Proprio grazie alla produzione di questo formaggio, c’è stato un parziale recupero e il pericolo è quasi scongiurato!

Come tutte le robiole, il Murazzano si può consumare in moltissimi modi: da solo, magari condito con un po’ di olio e pepe; spalmato in panini o su focacce; come ingrediente in ricette di ogni tipo; e magari anche a fine pasto, con un po’ di noci e miele.

Ecco qualche segreto per la conservazione di questo delicato formaggio: bisogna riporlo nel ripiano inferiore del frigorifero, avvolto nella sua carta di confezione o nell’alluminio, e in un contenitore chiuso di vetro o di plastica, in modo da non fargli trasmettere o assorbire odori. La vera chicca è mettere una o due zollette di zucchero nel contenitore in modo da proteggere il formaggio dall’umidità. E mi raccomando, ricordatevi sempre di tirarlo fuori dal frigo un’ora prima del consumo, per poterne apprezzare al meglio tutte le caratteristiche organolettiche.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti della salvia)