Segreti in tavola

31.03.2022
#mangiamoitaliano – Il cappero delle Eolie DOP
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Capperi! una delle più recenti DOP italiane sono i Capperi, quelli delle Eolie, per precisione, con Certificazione pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea l’8 Maggio del 2020, che vale sia per i capperi, cioè i fiori, che per i “cucunci” che sono invece i frutti della pianta e che crescono dopo la fioritura.
Questi preziosi ingredienti devono avere delle caratteristiche precise: un colore verde tendente al senape con striature violacee; un sapore intenso e pungente; un odore aromatico, forte, senza alcuna inflessione di muffa o odori estranei; calibro non inferiore a 4mm per i capperi; calibro non superiore a 20 mm per i cucunci.
In vendita si troveranno i capperi al sale marino e quelli in salamoia.
Del consorzio fanno parte circa 60 produttori che raccolgono in tutte le Isole Eolie circa 600-700 tonnellate di capperi all’anno, la maggior parte proviene dall’isola di Salina. Ma il territorio previsto dal disciplinare comprende come zona di produzione e confezionamento l’intero territorio del Comune di Lipari ovvero le isole di Lipari, Vulcano, Filicudi, Alicudi, Panarea, Stromboli e quello dei Comuni di Santa Marina Salina, Malfa e Leni nell’isola di Salina, in provincia di Messina.
Le condizioni climatiche, l’isolamento dei territori, l’intervento dell’uomo, hanno selezionato negli anni cultivar singolari. La raccolta, oggi come secoli fa, avviene a mano. L’Italia con questa nuova DOP raggiunge quota 302 specialità certificate! Un vero primato!
Io amo molto i capperi, li metto ovunque, soprattutto nell’insalata Eoliana come mi ha insegnato Martina Caruso, chef stellata del Signum di Salina.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla differenza tra l’arabica e la robusta)