Travel Experience

26.03.2021
Alla scoperta di Lhasa: luogo più sacro del Tibet
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Amici di viaggio, la cosa che mi ha affascinato di più della città del quale vi parlo oggi è il sorriso che tutti gli abitanti non negano mai ai turisti mentre li incontri, è un luogo magico, terra di templi buddisti straordinari oggi andiamo a Lhasa la capitale del Tibet, In lingua tibetana, Lhasa può essere traducibile come Terra di Buddha e con questo si comprende come la città sia tra le più importanti della regione autonoma della Cina. Per visitarla sono voluto partire proprio dal centro cittadino, Barkhoor Street, una delle strade più antiche che mi ha condotto ad ammirare alcune tra le attrazioni più interessanti di questa capitale, arrivando al Tempio di Jokhang. La costruzione del tempio è stata l’inizio della notorietà della città che da quel momento viene conosciuta dai migliaia di pellegrini buddisti, pronti ad affrontare come me, ma sicuramente con meno mezzi in tempi lontani, il viaggio spirituale verso il tempio. Io stesso ho incontrato qualche pellegrino intento a percorrere la Barkhor Street, dopo aver fatto come mi ha raccontato davanti ad un bicchiere di incredibile The bianco, centinaia di km. Non potevo non andare a visitare il palazzo del Potala, sicuramente il palazzo sacro buddista più bello del mondo, sono arrivato anche li ad un altidune di circa 3500 m. Incredibile meraviglia architettonica, conservata in modo straordinario, era la dimora del Dalai Lama fino al 1959, seguita poi dalla sua fuga dal paese. Il palazzo è diventato poi oggetto di conquista da parte del popolo cinese, ed io stesso ho potuto vedere sventolare bellamente la bandiera cinese sulla cima del tetto. Ma dopo tanti momenti di contemplazione, e arrivato per me finalmente un pò di tempo per lo shopping, mi sono fatto portare con un simpatico richot, nel mercatino allestito ogni giorno in Piazza Barkhor e situato vicino al Monastero di Jokang, il più importante del Tibet. In questo mercato hanno cercato di vendermi, qualsiasi tipo di prodotto, dalle pietre preziose ai formaggi, dagli indumenti tipici alle statuette di Buddha, ho comprato solo delle statuette, che poi ho scoperto in Italia,della Giada avevano solo il colore, la raccomandazione che vi faccio comunque è quella di cercare di contrattare per qualunque oggetto! Sono ripartito con addosso il contrasto che ho respirato li, se si pensa al Tibet come un posto libero e di pace e poi si vedono i militari cinesi che giravano per la citta coi mitra, mi verrebbe molto da dire.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Venezia)