Good Life

09.07.2020

Il luppolo si sa, è conosciuto oggi prevalentemente come ingrediente della birra. In antichità invece veniva usato per curare malesseri digestivi e i fiori inseriti nell’imbottitura dei guanciali favorivano il sonno. Vengono anche chiamati asparagine per la loro somiglianza con gli asparagi selvatici che però sono completamente diversi. I bruscandoli si raccolgono in primavera, in luoghi incolti vicino a fossati o corsi d’acqua. Si sviluppano attorcigliandosi in senso orario ad altri cespugli. D’estate sbocciano i caratteristici fiori, di colore verdastro riuniti in piccole pannocchie pendenti. Il luppolo è una pianta con pochissime calorie, ha proprietà diuretiche, rinfrescanti e tonificanti. Essendo della stessa famiglia della canapa, non bisogna consumarne eccessivamente altrimenti potrebbe provocare capogiri e nausea. In cucina si consumano le foglie, le cime dei giovani germogli e solo la parte tenera del gambo. Si devono consumare appena raccolti o al massimo conservare per il giorno dopo, tenendoli a bagno in un bicchiere d’acqua. Perfetti come condimento per frittate o semplicemente per preparare un buon risotto.

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