Segreti in tavola

21.04.2021
I segreti della Kombucha
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Avete mai sentito parlare del kombucha, un tè fermentato dalle origini antichissime e a cui vengono attribuite numerose proprietà benefiche?

Pensate che si produceva già in Cina intorno al 250 a.C., ed era conosciuto come “elisir della salute immortale”, perché si considerava come una sorta di panacea di tutti i mali. Pare che il nome kombucha venga dal Giappone, in cui nel V secolo il medico Kombu curò l’imperatore proprio grazie a questa bevanda.

Il kombucha che conosciamo oggi fu introdotto in Russia e in Ucraina nel XIX secolo e divenne presto popolare.

Per preparare il kombucha bisogna lasciare a fermentare del tè, solitamente verde o nero, insieme a una massa solida che somiglia a una frittella, e che altro non è che una colonia di batteri e lieviti, chiamata madre o SCOBY.

Il kombucha è una bevanda molto rinfrescante, dal sapore gradevolmente aspro che ricorda un po’ il sidro. È molto fermentata e quindi contiene una grande varietà di sostanze probiotiche che nutrono e diversificano la nostra flora batterica, rafforzando il nostro sistema immunitario e contribuendo al benessere generale del nostro organismo.

Gli effetti benefici della kombucha variano comunque da persona a persona, e c’è anche la possibilità che il nostro organismo non sia adatto a quel tipo di sostanze e reagisca negativamente. Vi consiglio quindi di iniziare con piccole dosi e vedere se compaiono problemi intestinali.

Esistono in vendita bevande di kombucha già pronte, ma il vero segreto è prepararla in casa. Non è difficile, basta procurarsi una madre, che si può trovare facilmente in vendita anche su internet!

Ecco il procedimento:

Kombucha

Ingredienti

Zucchero di canna
Acqua
SCOBY
Kombucha o aceto di mele

Preparate del tè. Può essere di qualunque tipo, in bustina o in foglie, basta che non sia aromatizzato. Dolcificate il tè quando è ancora caldo con circa 100 g di zucchero per ogni litro. Una volta raffreddato il tè, trasferitelo in un barattolo di vetro ad apertura larga, aggiungete qualche cucchiaio di kombucha comprato in precedenza o di aceto di mele, poi aggiungete lo SCOBY (che dovrà assolutamente galleggiare: se non torna in superficie dopo qualche ora significa che è morto). Lasciate a fermentare per almeno 10 giorni, coprendo il barattolo solo con una garza perché deve passare l’ossigeno; più lunga sarà la fermentazione, più “acetoso” sarà il risultato. Una volta pronto il kombucha, travasatelo in una bottiglia e mettetela in frigo. Si sarà formato un altro SCOBY che potrete tenere da parte per successive preparazioni.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato della melissa)