Segreti in tavola

15.05.2022
I segreti della Cherimoya
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Avete mai provato la cherimoya? Si tratta di un frutto originario del Sudamerica, talmente buono che è ormai possibile trovarlo praticamente ovunque, anche se spesso d’importazione per via della difficoltà nel coltivarlo in molte fasce climatiche.
La cherimoya, il cui nome scientifico è annona cerimola, è un albero sempreverde di modeste dimensioni che produce frutti verdi ovali, lunghi circa 15 cm, con la buccia liscia ma che presenta motivi geometrici, assimilabili a quelli del carciofo. La polpa interna è bianca e ha una consistenza cremosa e un sapore particolarissimo, dolce ma delicato, che ricorda un po’ quello della banana, dell’ananas e della fragola.
La cherimoya è un frutto dalle numerose proprietà benefiche. Contiene molta vitamina C, e poi è un frutto acquoso ricco di fibre, liquidi, sali minerali, zuccheri e vitamine idrosolubili. Inoltre contiene un polifenolo dalle spiccate proprietà antiossidanti. È un frutto molto nutriente ed energizzante, ma non bisogna mai mangiarne i semi perché sono velenosi.
In Italia viene coltivata nel sud, soprattutto in Calabria, e sono presenti moltissime coltivazioni anche nel sud della Spagna e in alcune zone del Portogallo.
La cherimoya è un frutto molto morbido che si mangia semplicemente dividendola in due e utilizzando un cucchiaino, avendo cura di spostare i semi, che comunque sono neri, molto grandi e facilmente rimovibili. È buonissima anche sotto forma di estratto, oppure in frullati, macedonie e dolci.
Il segreto per scegliere i migliori esemplari di cherimoya è assicurarsi che la buccia sia ancora bella verde, senza chiazze marroni che indicano che probabilmente il frutto è troppo maturo o lo sarà presto. Un po’ come l’avocado, premendo leggermente con le dita sulla buccia dovrà verificarsi un leggero cedimento quando il frutto è maturo al punto giusto. Più la cherimoya sarà matura, più la sua consistenza sarà cremosa e il sapore dolce, ma attenzione a non aspettare troppo! La cherimoya si mantiene a temperatura ambiente o in frigorifero per qualche giorno; in caso di conservazione in frigo, la buccia potrebbe scurirsi ma il frutto all’interno sarà comunque fresco.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti della triglia)