Segreti in tavola

15.02.2021
I segreti del Tofu
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Sembra formaggio ma non è: I segreti del Tofu.

Negli ultimi anni questo strano alimento di origine orientale è diventato una vera celebrità, ed ha improvvisamente fatto la sua comparsa in quasi tutti i nostri supermercati.

Sto parlando del tofu, il cosiddetto formaggio di soia. È particolarmente apprezzato come fonte di proteine e alternativa al formaggio, soprattutto da chi è intollerante o segue una dieta vegetariana o vegana.

Infatti dal punto di vista nutrizionale il tofu è una vera miniera: oltre alle moltissime proteine, contiene tanto potassio, grassi polinsaturi e lecitine, ed è privo di colesterolo, quindi consigliato a chi soffre di ipertensione.

Il tofu ha origine cinese, anche se da noi è conosciuto con il nome giapponese. Questo alimento esiste da millenni e ne esistono tantissime tipologie diverse, tutte ottenute con un procedimento simile, cioè dalla cagliata della spremuta di fave di soia e dalla successiva pressatura in forme. Ma si possono utilizzare diversi tipi di caglio, per esempio in Cina di solito si usa il solfato o cloruro di calcio, che rende il tofu ricco di questo minerale, mentre in Giappone si utilizza il nigari, o cloruro di magnesio, estratto dall’acqua marina; per le preparazioni casalinghe, si utilizza spesso aceto e limone.

E come potete immaginare, il risultato finale può variare tantissimo a seconda della combinazione di tutti questi elementi, cioè il processo di spremitura e le successive fasi di lavorazione, il tipo di caglio utilizzato, l’uso di eventuali additivi.

In linea di massima, il tofu si può dividere in due macro categorie, fresco e conservato, ma appunto, ne esistono talmente tanti tipi, con sapore e consistenza diversissimi tra loro, che bisognerà provarne un po’ prima di scoprire il nostro preferito!

Nel frattempo, potete anche cimentarvi a preparare il tofu in casa. È un procedimento un po’ lungo, ma il segreto, per i più pigri, è procurarsi del latte di soia già pronto invece di prepararlo da zero.

La ricetta

Ingredienti
– Semi di soia gialla (300 g) o latte di soia senza additivi
– 8 g di nigari o 3 cucchiai di limone

Lasciate in ammollo i semi di soia gialla per circa 24 ore (sostituendo l’acqua dopo 12 ore), poi frullateli insieme a un litro d’acqua e portate a bollore in una pentola con altri due litri d’acqua. Questo composto va filtrato (possibilmente attraverso un panno bianco) per ottenere il latte di soia, che dovrà poi essere scaldato fino a bollore. A questo punto va aggiunto il nigaro o il limone, e quando il latte comincerà a rapprendersi va tolto dal fuoco e versato in uno stampo, da coprire con un peso per eliminare l’acqua in eccesso.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti del mais)