Segreti in tavola

24.04.2021
I segreti del Rabarbaro
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Il suo nome significa “radice barbara”. Di cosa sto parlando? Del rabarbaro, una pianta erbacea antichissima originaria della Cina. Pensate che pare fosse utilizzato dai cinesi e dai mongoli già nel 2700 a.C., sia a scopo alimentare che medicinale.

Infatti il rizoma (cioè la parte sotterranea) del rabarbaro contiene moltissime sostanze con proprietà digestive, lassative, depurative del fegato e antisettiche nei confronti di infezioni intestinali. Inoltre viene anche utilizzato come astringente della pelle e delle mucose e come antibatterico. Il rabarbaro contiene molta vitamina C, calcio e potassio.

Non a tutti piace, perché ha un sapore tipicamente amaro, tanto che viene spesso utilizzato per contrastare l’eccessiva dolcezza di alcune preparazioni (per esempio la marmellata di fragole). Ma, un po’ come il radicchio rosso di Treviso, se si cucina il rabarbaro nella maniera giusta la sua amarezza sarà un punto di forza, e non un difetto.
Per esempio le coste di questa pianta sono ottime per preparare torte salate, confetture e canditi, ma anche come ingrediente di insalate o per ottenere degli ottimi liquori digestivi o infusi.

Il rabarbaro è una pianta primaverile, e ne esistono oltre 60 varietà, ognuna con caratteristiche differenti. Quindi potete provarne un po’ e scoprire qual è la vostra preferita!

Ma non dimenticate questi piccoli segreti per scegliere, pulire e conservare il rabarbaro: di solito si trovano in vendita le coste già sfogliate, fate attenzione che non ci siano macchie o spaccature e che il colore sia uniforme. Di solito, più scuro è e meno sarà amaro, perché vuol dire che è più maturo. Se le foglie sono ancora attaccate e hanno un aspetto sano e fresco, ovviamente è un segno di freschezza del rabarbaro. Ma mi raccomando, quando pulite il rabarbaro eliminate sempre le foglie, che possono essere tossiche. Per il resto, basta eliminare lo strato esterno del gambo, eliminando eventuali filamenti e parti dure. Potete conservare le coste del rabarbaro a lungo, in sacchetti bucherellati, ma più tempo farete passare, e più aumenterà il sapore amaro!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti del radicchio)