Segreti in tavola
Sapevate che il fieno greco non è greco? Nonostante il nome, infatti, questa pianta della famiglia delle leguminose ha origini asiatiche, e oggi è diffusa in tutta l’area del Mediterraneo, soprattutto nelle zone costiere e submontane.
Il nome fieno greco è di origine latina, ed è stato coniato dopo l’importazione di questa pianta a Roma dalla Grecia, e per via del suo utilizzo come mangime per il bestiame.
Infatti il fieno greco ha un ottimo potere nutriente, e anche ingrassante se assunto in grandi quantità, ed è quindi particolarmente indicato come ricostituente e per stimolare l’appetito. Le sue proprietà non finiscono qui: è ricco di ferro, quindi ottimo in caso di anemie, poi contiene fitoestrogeni, che stimolano la crescita del seno e la produzione di latte, saponine, vitamine e altri sali minerali come il fosforo. Inoltre contiene mucillagini con proprietà antinfiammatorie e lassative.
Il sapore e l’aroma del fieno greco sono molto particolari, per alcuni non proprio piacevoli, anche se le foglie e i semi tritati del fieno greco sono in realtà presenti in molte ricette e condimenti gustosissimi, uno tra tutti il curry indiano. D’altronde l’India è il maggiore produttore e consumatore di questa pianta.
Dai suoi semi si ricavano anche integratori alimentari e un olio molto utilizzato in America. Le foglie e i germogli di questa pianta si possono consumare sia freschi che essiccati.
Un segreto per valorizzarne al meglio il gusto? Provate a pestarne i semi e aggiungerli all’impasto del pane per dargli un sapore veramente particolare e gustoso! Oppure potete cimentarvi nella preparazione di una deliziosa crema al fieno greco.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti della santoreggia)