Li conosciamo tutti, li abbiamo mangiati tutti almeno una volta, eppure non li vediamo praticamente mai nelle nostre cucine! Sto parlando dei lupini, grandi protagonisti di feste di paese e aperitivi al bar ma generalmente poco presenti nella nostra dieta.

Ed è un peccato, perché i lupini sono dei legumi particolarmente nutrienti e ricchi di sostanze benefiche per il nostro organismo. Pensate che uno studio recente ha addirittura rivelato che i lupini sono molto efficaci per tenere a bada il diabete. E fin dall’antichità, questi legumi sono sempre stati conosciuti come validi alleati contro numerose patologie. Senza contare il fatto che, essendo privi di glutine, possono essere consumati senza problemi anche da persone affette da celiachia.

In generale i lupini sono molto nutrienti, ricchissimi di proteine, fibre e sali minerali, in particolare ferro e potassio. Vanno però sempre consumati cotti perché contengono anche delle sostanze alcaloidi potenzialmente tossiche, che si neutralizzano con la cottura e la successiva salamoia.

I lupini hanno origini molto antiche, nelle aree del Mediterraneo e del Medio Oriente, ma il loro consumo è oggi piuttosto limitato, soppiantato da altri legumi più famosi come i fagioli o soprattutto la soia.

Certamente non esistono molte ricette a base di lupini, e consumarli esclusivamente cotti e in salamoia può stufare. Ma vi svelo un segreto: dai lupini si può ottenere una farina che, mescolata ad altre farine, contribuisce a completare il pool di aminoacidi essenziali e ad aumentare le proteine e il ferro totali. Già consumando alimenti composti al 10% da farina di lupini sarebbe possibile ottenere numerosi vantaggi nutrizionali e contribuire al raggiungimento del fabbisogno giornaliero di molte sostanze, in particolare le proteine. Inoltre, i semi della pianta di lupini possono essere utilizzati come surrogato del caffè: il sapore è però molto amaro, quindi vi consiglio di mescolare la polvere con un po’ di orzo o frumento.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti dell’orzata)