Segreti in tavola

16.02.2021
I dolci di Carnevale: le castagnole
PLAY

Ma quanto sono buone le castagnole? forse le conoscete con il nome di favette! comunque sono dolce di Carnevale diffuso in tutta Italia si preparano in Liguria, in Emilia Romagna, nelle Marche e nel Lazio, ma anche in Umbria, in Abruzzo, in Veneto e in Lombardia! Il nome deriva dalla loro forma e la loro dimensione ricorda proprio il prelibato frutto autunnale, le Castagne!

La ricetta delle castagnole è sicuramente molto antica: è stato ritrovato nell’archivio di stato di Viterbo un volume manoscritto del Settecento in cui sono descritte ben quattro ricette di castagnole, di cui una prevedeva la cottura al forno, per rendere il dolce più leggero, come spesso si crede.
Ma di Castagnole già si parlava anche nel XVII secolo, in particolare nel 1692 grazie alle ricette del Cuoco Latini, chef personale anche degli Angioini. E anche prima, nel 1684 con il Cuoco Nascia, il quale invece serviva la casa dei Farnese.
Sia il Latini che il Nascia scrivevano di Struffoli (che oggi specie a Napoli si usa come sinonimo delle Castagnole) alla romana, descrivendole in maniera analoga a come oggi uno farebbe con le Castagnole che conosciamo noi.
Ma pare che la vera origine di questi dolcetti sia proprio la Romagna, ed è qui che infatti sono molto sentite.
Gli ingredienti principali sono uova, zucchero, farina e burro: vengono impastati e poi si formano delle palline grandi più o meno come una castagna, che vengono poi fritte in olio bollente. Si servono spolverate con con zucchero a velo oppure con alchermes o miele.
Esistono di varie tipologie: classiche senza ripieno, oppure ripiene di crema pasticciera o di panna montata. Ma c’è anche la variante con la cioccolata e quella con i liquori, come l’alchermes e il rum!Altra variante è quella che prevede la cottura al forno.

Ricetta delle Castagnole

+200 g di Farina tipo 00
40 g di Burro
8 g di Lievito in polvere per dolci
2 Uova
Mezza scorza di limone
1 pizzico di sale
1 baccello di vaniglia
1 cucchiaio di liquore all’anice
Zucchero per cospargerle.
Olio per la frittura

Preparazione
Con un coltello incido il baccello di vaniglia per prelevarne i semi, li unisco allo zucchero e mescolo.

Metto la farina in una ciotola a parte,unisco lo zucchero con i semi di vaniglia e le uova. Poi aggiungo il burro pomata, la scorza di limone grattugiata e il liquore all’anice.

Aggiungo un pizzico di sale e il lievito. Dopo aver unito tutti gli ingredienti aziono la planetaria e li mescolo. Quando l’impasto è omogeneo e uniforme lo appoggio su u piano di lavoro che ho infarinato e termino di impastare a mano fino ad ottenere una palla liscia e bella morbida. Quindi la metto in una ciotola, coprendola con la pellicola trasparente per alimenti, e lascio a riposo per circa 30 minuti.

Scaldo l’olio in modo che raggiunga i 170°. Nel frattempo formo le Castagnole prendendo un po’ di impasto dalla ciotola e facendo un filone su un piano infarinato, taglio a pezzetti e preparo le palline.

Quando l’olio è a temperatura, ci tuffo qualche castagnola, le giro spesso con la schiumarola per rendere la cottura omogenea. Quando sono ben dorate, le scolo e poi le metto su un foglio di carta paglia o da cucina per elimina l’olio in eccesso.

Verse lo zucchero semolato in una ciotola, e quindi ci tuffo le castagnole rotolare all’interno della ciotola con lo zucchero ancora calde.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato ai segreti delle frappe)