Segreti in tavola

09.08.2022
Guida di Repubblica e i segreti delle delle autostrade gourmet
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Una Guida – nata in collaborazione con Ania, Autostrade per l’Italia, Aiscat e Telepass – che attraversa l’Italia muovendo alla scoperta di quanto di bello e buono si trovi a
pochi chilometri dai caselli autostradali. Dalla A1 alle arterie siciliane, dai collegamenti tra i laghi del nord alle direttrici che costeggiano gli Appennini e l’Adriatico.
Ogni viaggio si trasforma in un’occasione per scoprire il fascino dello Stivale e migliaia di tavole imperdibili. Si comincia con le introduzioni degli chef Bottura, Cerea,
Tassa e Cuttaia per proseguire, tra i tanti, con i ricordi, di Francesco Guccini, Silvio Orlando, Carlo Conti, Bruno Pizzul, Francesco Moser e Marco Bocci.
I grandi laghi del nord, il mare che bagna la Liguria, la costa tirrenica e quella adriatica, le terre di confine, i litorali e i luoghi iconici del centro-sud. E ancora le aree montane e le strade che costeggiano gli Appennini o attraversano borghi, paesi, città e metropoli, tra parchi e riserve naturali che si sviluppano anche a pochi chilometri dai centri urbani. La rete autostradale italiana prende forma tra quanto di più bello lo Stivale abbia da offrire. Arrivo e partenza sono una certezza. Ma sono una garanzia – a ogni latitudine – anche le infinite suggestioni che accompagneranno l’automobilista lungo la tratta. Con Autostrade Gourmet, l’ultima nata
delle Guide di Repubblica, dirette da Giuseppe Cerasa, in collaborazione con Ania, Autostrade per l’Italia, Aiscat e Telepass, ogni casello si erge a occasione da cogliere, per apprezzare la tavola di un determinato territorio – con migliaia di indirizzi da appuntarsi per una sosta gastronomica indimenticabile, siano essi quelli di ristoranti stellati, di osterie chic o di insegne legate alla tradizione – ma anche per scoprirne storia e segreti, luoghi di culto e musei, architetture contemporanee e ville storiche, teatri e scorci panoramici. C’è questo e molto altro nei consigli di viaggio che si incontrano sfogliando le pagine della Guida, tratto per tratto, uscita per uscita. A partire dalle città d’arte, da Roma a Venezia, da Milano a Firenze, da Torino a Napoli, tutte servite da una fitta rete di autostrade che conducono alle loro porte e poi ne agevolano la scoperta. La lunghissima Autostrada del Mediterraneo inizia all’ombra del castello Arechi di Salerno, attraversa il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, lambisce la Basilicata, attraversa la multiforme Calabria. E che dire della A14, che dopo aver solcato l’Emilia quasi si specchia nell’Adriatico e permette di apprezzarne ogni chilometro, passando dal Conero all’Abruzzo, dal Molise al Salento. E ancora la A12, che da Genova conduce verso la Capitale muovendo lungo la Toscana, o la A22, la famosa autostrada del Brennero che collega la Pianura Padana con l’Austria e la Germania. Pochi ma significativi esempi che certificano la possibilità di trasformare il viaggio in una grande occasione, quella di entrare in contatto con l’essenza del nostro Paese e le sue sorprendenti sfaccettature.
Ad aprile il volume (la splendida illustrazione della copertina porta la firma dell’artista Piero Pizzicannella) le introduzioni di Massimo Bottura, Pino Cuttaia, Salvatore Tasse e della famiglia Cerea. Ai loro ricordi di viaggio si aggiungono quelli di illustri personaggi del mondo della cultura, dello spettacolo, dello sport e dell’arte che dispensano consigli sulla propria terra d’origine o sulle regioni alle quali sono legati. Si spazia da Diego Abatantuono a Silvio Orlando, da Carlo Conti a Marco Bocci, da Francesco Guccini a Roberto Mancini, passando per Antonio Giovinazzi, Antonella Ruggiero, Ernesto Iaccarino, Bruno Pizzul, Francesco Moser, Cristina Cassar Scalia, Albertina e Gaetano Marzotto, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Mimmo Colapresti e Aurelio Picca.
Il direttore delle Guide di Repubblica, Giuseppe Cerasa, nella propria introduzione annuncia il significato del volume: “Uscire dalle autostrade per andare a caccia di un’emozione. Oppure per ritrovare sapori persi nella memoria ma ancora legati a luoghi e pezzi di Italia mai dimenticati o sconosciuti. Scoprire che a volte il navigatore non serve o non è sufficiente a sostituire il richiamo di gusti e sensazioni che soltanto un’atmosfera, una sosta, financo un dettaglio, possono giustificare. Oppure, banalmente, uscire da quelle interminabili scie d’asfalto perché si è troppo stanchi, perché la tabella di marcia va bene ma il sole, l’arsura, la monotonia hanno bisogno di trovare un’alternativa che non ha nulla di meccanico, che non ha bisogno di tanta tecnologia, che non deve soddisfare algoritmi o statistiche, ma che ha a che fare solo con la memoria, col profumo, col ricordo o con la voglia di scoprire pezzi d’Italia letti e riletti, a volte sognati ma mai praticati. Quell’Italia che nasconde e regala sapori ma che custodisce gioielli d’arte, capolavori che rendono unico un territorio fin troppo ricco. A volte basta uno svincolo per entrare in un mondo parallelo che conduce verso la tavola imbandita di una trattoria, di un’osteria, di un paradiso gourmet di cui l’Italia è ricchissima. O anche verso un museo, una piazza, un campanile, un altare, un chiostro, una galleria È un po’ un modo per mettersi alla ricerca di radici che magari non ci appartengono ma che sono la spina dorsale di una nazione che nella buona tavola, nella ricerca di prodotti genuini, nelle sapienti mani di osti, ristoratori e chef nasconde i segreti di una storia millenaria, una storia di dominazioni e rivoluzioni, di conquiste e di contaminazioni, ma anche di innovazioni e sperimentazioni che è bello provare, conoscere ed amare. E allora lasciamoci conquistare dai consigli di questa Guida, nata e rinata apposta per rendere i vostri viaggi in autostrada piacevoli e indimenticabili”.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alle pesche)