Good Life

06.08.2022

Nell’antichità, le comunità di esseri umani a un certo punto si sono delineate come gruppi di cacciatori-raccoglitori. Questo significa che la loro sussistenza si fondava sulla caccia, ma anche e soprattutto sull’individuazione e la raccolta di erbe, frutti e ortaggi che la terra offriva loro. Oggi questa pratica si chiama foraging e riprende i saperi millenari per promuovere un contatto più diretto, rispettoso e autentico con la natura. Il foraging, che tradotto in italiano suonerebbe semplicemente come “ricerca di cibo”, è una pratica alimentare ripresa negli ultimi tempi da alcune persone in giro per il mondo. Riprendendo le abitudini primitive e millenarie, il foraging prevede la raccolta di erbe e bacche commestibili direttamente in natura, per tornare a cibarsi di ciò che la natura offre spontaneamente. E per far sì che il foraging sia rispettoso dell’ambiente, chi lo pratica raccoglie solo per sé e la sua famiglia o il suo gruppo, evitando raccolte massicce e proteggendo la zona da qualunque danneggiamento.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all’ombelico)