Good Life

20.12.2022

La lotta allo spreco alimentare continua ad espandersi sempre di più. Ad avere un ruolo importante sono i Foodbusters che si occupano di salvare il cibo avanzato ai rinfreschi. Feste di laurea, battesimi, comunioni, buffet aziendali ma soprattutto matrimoni, dove i dati parlano di un terzo del cibo nemmeno toccato. E qui entrano in gioco gli acchiappacibo che fanno da ponte tra le feste con cibo da raccogliere e associazioni, soprattutto le mense sociali, che si occupano di donare un pasto a chi ne ha bisogno. I banchetti delle grandi occasioni prevedono sempre una quantità di cibo maggiore rispetto a quella che poi viene effettivamente consumata. Il cibo che però non si mangia, e che il più delle volte è ancora in ottime condizioni, rischia di finire nella spazzatura. Grazie però a questi volontari il cibo avanzato può avere una nuova vita e aiutare chi non può permettersi un piatto caldo. In particolare i foodbusters recuperano tutto ciò che non esce dalla cucina, che non viene nemmeno portato a tavola, oppure che torna indietro perché non è stato nemmeno sfiorato. L’obiettivo di quest’attività è, oltre all’ottica solidale, anche un risparmio economico e, in generale, per tutta la società. La speranza è che adesso, in un momento in cui l’Italia è leader nella lotta allo spreco alimentare, sempre più realtà e volontari si uniscano al progetto.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato alla tradizione del natale)