Segreti in tavola

02.12.2021
Festeggiamo la giornata delle frittelle
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Io sono una sostenitrice del detto popolare “fritto è buono tutto, anche una ciabatta”. Certo, mangiare spesso cibi fritti non è un toccasana per il nostro fegato, ma una volta ogni tanto ce lo possiamo concedere. E non riesco a pensare a un momento migliore di oggi, la giornata mondiale delle frittelle, ovvero l’alimento fritto per eccellenza (come dice anche il nome)!

Le frittelle hanno origini antichissime: ai tempi degli antichi romani si preparavano già delle focaccette di farina e olio che venivano fritte, probabilmente nel grasso di maiale, e addolcite con il miele. Si chiamavano frictilia e si diffusero molto velocemente in tutta l’Italia e in gran parte dei paesi del Mediterraneo.

Esistono oggi in tantissime varianti diverse, dolci o salate, tonde, piatte o a ciambella, ripiene di crema o marmellata… praticamente ogni regione ha la sua versione delle frittelle; sicuramente tra le più famose ci sono le frìtole veneziane, le frittelle di riso toscane, le castagnole, le zeppole.

Anche al di fuori dell’Italia sono molto popolari, basti pensare ai churros spagnoli o ai krapfen tedeschi. In America, dove nasce il Fritters Day, le frittelle sono una sorta di polpette di pastella, con pezzetti di frutta o di altri ingredienti all’interno, naturalmente fritte o soffritte.

Se volete celebrare l’invenzione di questa meravigliosa pietanza, oltre a utilizzare l’hashtag #frittersday sui social, vi consiglio di cimentarvi nella preparazione delle vostre frittelle preferite. Non devono essere per forza una botta al fegato, anzi, vi svelo un segreto: le frittelle si possono facilmente preparare in forno, anche senza olio. Verranno ugualmente gustose ma molto più leggere e digeribili!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Chocolate Day)