Segreti in tavola

29.07.2021
Festeggiamo il Lasagna Day!
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Cosa vi fa venire in mente un bel piatto di lasagna? Per me sono il piatto delle feste, mi piace prepararle in casa, anche se ci impiego diverso tempo e sono felice che oggi si festeggi questa icona dell’italianità in tutto il mondo!
Cominciamo col dire che le lasagne erano già di moda al tempo dei Romani: si chiamavano “laganon” o “laganum” ed erano composte da una sfoglia sottile ricavata da un impasto a base di farina di grano, che veniva cotto al forno o direttamente sul fuoco. il grande Apicio parla proprio di una “lagana” formata da sottili sfoglie di pasta farcite con carne e cotte in forno.
Nel medioevo le lasagne erano talmente amate e diffuse che furono citate da molti poeti: per esempio Jacopone da Todi, secondo il quale spesso “granel di pepe vince per virtù la lasagna”, ma anche Cecco Angiolieri: “Chi de l’altrui farina fa lasagne, il su’ castello non ha ne muro ne fosso”.
In epoca rinascimentale con l’avvento della pasta all’uovo nel nord italia, la lasagna si affermò così come la conosciamo oggi, completate un secolo più tardi dall’arrivo della salsa di pomodoro da Napoli.
Ed è così che la tradizione della lasagna emiliana si incontra e scontra con quella napoletana: la prima ricetta delle lasagne al pomodoro è del 1881, contenuta nel principe dei cuochi o la vera cucina napolitana di Francesco Palma, e sappiamo che il re borbone Ferdinando II era chiamato anche “re lasagna” per la sua smodata passione per questo piatto.
Dopo l’unità d’Italia, la ricetta della lasagna viene codificata da alcuni ristoratori bolognesi all’inizio del ‘900, prima della definitiva affermazione su scala nazionale grazie a Paolo Monelli e al suo ghiottone errante (1935).
Sono tanti i tipi di lasagna che possiamo gustarci in giro per il bel paese: le classica, ma anche la lasagna verde alla Bolognese, depositata presso la Camera di Commercio di Bologna dall’Accademia italiana della cucina nel 2003, le buonissime lasagne napoletane, piatto tipico di carnevale, preparate con il ragù napoletano, polpettine, ricotta vaccina, provola, pecorino, olio extravergine d’oliva e sfoglia, rigorosamente “bianca”.
Ogni regione ha le proprie varianti: nelle zone di montagna, ad esempio, spesso il ragù viene sostituito dai funghi. In Liguria, dal pesto; e in veneto dal radicchio rosso di Treviso. In Umbria e nelle marche esiste una particolare versione, i vincisgrassi, in cui il ragù è arricchito con rigaglie di pollo o carne di maiale; nelle zone appenniniche invece il ragù è sostituito da un ripieno di funghi porcini, tartufo e pecorino. In Sicilia c’è poi la versione “alla norma”, con melanzane grattugiate. senza contare, poi, le ottime lasagne sarde fatte con pane carasau.

Insomma, qualunque sia la vostra preferita, oggi è il giorno giusto per preparare la lasagna!

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Mango Day)