Segreti in tavola

04.07.2020
Festeggiamo il Jackfruit Day!
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Sapevate che esiste un frutto che sa di porchetta? Ebbene sì… il sogno è diventato realtà! Si chiama jackfruit, a volte detto giaca in italiano, e il gusto non è la sua unica particolarità. Pensate che si tratta del frutto più grande al mondo, con esemplari che possono arrivare a pesare 50 kili.

Il jackfruit è originario dell’India e oggi diffuso in tutto il Sud est asiatico, in particolare in Bangladesh dove è considerato frutto e simbolo nazionale.
Presenta una buccia verde e un po’ spinosa, e all’interno contiene numerosi bulbi di polpa carnosa di colore giallo o arancione, ognuno dei quali racchiude un seme. Il sapore di questi frutti è abbastanza neutro, simile a quello del tofu, anche se in realtà la dolcezza dipende dal grado di maturazione. Comunque, quasi tutti concordano sul fatto che facendo cuocere a lungo il jackfruit, il sapore diventerà molto simile a quello della porchetta.

E non solo il sapore del jackfruit è assimilabile a quello della carne: infatti questi frutti contengono anche tantissime sostanze nutritive che lo rendono un superfood. Al jackfruit sono attribuite proprietà antinfiammatorie, antifungine e antiossidanti. Ha un alto contenuto energetico e di carboidrati, proteine e vitamine, in particolare la A e la C, poi tantissima fibra e sali minerali come calcio e potassio.

I jackfruit sono molto facilmente deperibili, quindi da noi si trovano soprattutto in scatola, oppure disidratati o fritti sotto forma di chips. I frutti freschi invece si possono mangiare crudi se sono molto maturi, oppure si possono far cuocere per più o meno tempo; si possono friggere, fare al forno, bolliti o in padella, in moltissime ricette diverse, dolci e salate. E non solo: se ne può far fermentare il succo per ottenere una bevanda alcolica e si possono ridurre i bulbi in farina. Il vero segreto però è non buttare i semi: questi infatti contengono la maggior parte delle proteine e dei sali minerali. I semi si possono far essiccare oppure si cucinano, fritti o bolliti, un po’ come fossero delle castagne.

 

(se non l’hai ancora fatto leggi il nostro approfondimento sul Pineapple Day!)