Good Life

24.07.2021

Il melone è uno dei frutti simbolo dell’estate. A fette con il prosciutto crudo o a cubetti nella macedonia, in questo periodo tutti ne abbiamo quasi sempre uno in frigorifero. È buono, fresco, leggero e spesso ci aiuta ad improvvisare pranzo o cena all’ultimo minuto. Anche se si tratta di un frutto che si consuma dopo averlo sbucciato, è comunque molto importante lavare la buccia. Questo passaggio non può esser saltato.
Il melone è infatti a rischio di contaminazione in tanti passaggi, dalla coltivazione fino alla preparazione finale. Il melone cresce a terra e pertanto è costantemente a diretto contatto con pesticidi, fertilizzanti, feci di animali, acqua piovana. Ma non solo. Come ben sappiamo questo frutto è ricco di zuccheri e di acqua, un mix di elementi che costituiscono l’habitat ideale per la vita dei microrganismi. Avendo poi un pH neutro, il melone non è abbastanza acido per creare una naturale barriera contro i batteri. Quindi laviamo laviamo laviamo!!!

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato alla vitamina C)