Segreti in tavola

23.05.2023
Cuneo, ecco i segreti con le Guide di Repubblica
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A Cuneo non si capita per caso. Bisogna decidere di venirci inoltrandosi nella provincia Granda, così chiamata per la sua estensione (è la terza più vasta fra le province d’Italia), ma sicuramente anche per altre grandezze da andare a esplorare percorrendo la pianura, risalendo le valli che a ventaglio volgono verso la Francia, tra borghi e castelli incantati. Tutte cose che valgono il viaggio. Se ne ha ulteriore conferma una volta arrivati qui, nel capoluogo, sia che si passeggi in via Roma o che si affronti il lunghissimo corso Nizza, entrambi riparati – come altre vie e piazze della città – da chilometri di portici. Contribuisce al senso di grandezza il volgere lo sguardo verso l’orizzonte delle Alpi Marittime o delle Cozie e alla montagna Bisalta: tutte fanno corona alla città. Se poi si sosta in una delle pasticcerie storiche, o in un ristorantino tipico nel cuore delle viuzze più antiche, o quando ancora si scende o si sale la scalinata Piatti sul Lungogesso, è facile lasciarsi conquistare dall’idea di poter incontrare uno degli scrittori che, nel corso del Novecento, hanno contribuito a portare un po’ più lontano il nome di Cuneo.
Ci si immagina allora di poter parlare con Giorgio Bocca della città della sua infanzia su cui il giornalista-narratore ha scritto pagine vivide. Né stupirebbe di sentire
la voce sicura di Lalla Romano che qui ha vissuto ai tempi del liceo, lavorando per qualche tempo nella antichissima biblioteca civica, e ha descritto luoghi e personaggi della sua città con l’asciutta, mai nostalgica prosa che caratterizza i suoi racconti.
A Cuneo, alla provincia e ai suoi protagonisti è dedicata “Cuneo – Storie, persone, cultura”, l’ultima nata delle Guide di Repubblica dirette da Giuseppe Cerasa. Si parte dalle bellezze della città: ci si snoda tra piazze, palazzi, strade e storiche botteghe d’artigianato che sopravvivono all’incalzare del tempo. Tutto intorno è un pullulare di città d’arte (Borgo San Dalmazzo, Boves, Busca, Fossano…) e valli (Valle Varaita, Valli Monregalesi, Valle Pesio, Valle Gesso…) che meritano altrettanta attenzione. Percorsi, itinerari e suggestioni impreziositi dalle testimonianze di illustri personaggi del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo che questo territorio lo conoscono come le proprie tasche. Dalle parole di Marta Bassino a quelle del leader dei Marlene Kuntz, Cristiano Godano, passando per Stefania Belmondo, Fabio Viale, Enrico Crippa e noti volti cittadini. Senza dimenticare i ricordi di Giuseppe Penone, tra i massimi esponenti dell’Arte Povera, e le dediche immortali a Cuneo di Giorgio Bocca e Lalla Romano. Quindi gli itinerari nel verde e sulla neve, gli eventi, le ricette degli chef, gli artigiani e i prodotti d’eccellenza di un territorio che annovera centinaia di insegne alle quali rivolgersi con fiducia per mangiare, comprare e dormire.
Tra le pagine della guida sfilano le testimonianze di Marta Bassino, Cristiano Godano, Stefania Belmondo, Fabio Viale, Enrico Crippa e di noti volti cittadini,
senza dimenticare i ricordi di Giuseppe Penone, tra i massimi esponenti dell’Arte Povera, e gli itinerari alla scoperta della città – a cui hanno dedicato parole immortali  Giorgio Bocca e Lalla Romana – e delle valli che la circondano. E ancora ancora i capitoli dedicati agli artigiani, ai prodotti d’eccellenza, agli eventi e alle ricette
degli chef. La Guida sarà in edicola dal 20 aprile (12 euro + il prezzo del quotidiano) “I fondamentali sono a posto”, scrive Giuseppe Cerasa nella sua introduzione. “Ottimo tenore di vita, ritmi esistenziali compatibili con livelli di grande qualità, rapporto con la natura sopra ogni standard di riferimento, montagne spesso innevate con possibilità di sport invernali a chilometro zero, meravigliose vallate che fanno da cornice alla città e si arrampicano verso i monti fino a guardare dall’alto fiumi e torrenti che scorrono rassicuranti… Ci sono luoghi del Belpaese preservati e ben custoditi, sottratti alle intossicazioni del turismo di massa che vale la pena scoprire, frequentare ed amare. Come Cuneo, città che questa Guida vuole esaltare e raccontare per svelare i segreti e le suggestioni di una Italia che non finisce mai di stupire”.
Così la sindaca Patrizia Manassero: “Cuneo prende il nome dalla forma dell’altopiano su cui sorge, alla confluenza del torrente Gesso con il fiume Stura, un triangolo con una punta rivolta verso la pianura e le altre due aperte verso le montagne che con le sei meravigliose vallate fanno da cornice. Nei secoli, la storia ha forgiato una città indomita e ribelle, capace di sopravvivere a sette assedi, ma anche accogliente e ospitale, con gli antichi e nobili palazzi del centro e il verde dei suoi tanti alberi, lungo il viale Angeli, il Parco Parri o nell’enorme Parco Fluviale, con il quale è possibile immergersi nel verde a due passi dalla città”. Quindi Mauro Bernardi, Presidente dell’Atl del Cuneese: “La provincia di Cuneo è un gioiello incastonato tra le Alpi ed il mare: un territorio che invita a praticare le attività outdoor. Dal cicloturismo alla mountain bike, dall’escursionismo all’arrampicata e al rafting, sino alle attività invernali quali lo sci da discesa, il fondo, lo sci alpinismo, il freeride, lo snowboard e le arrampicate su ghiaccio”. 

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al Trebbiano Giallo)