Good Life

05.03.2023

Fresco, profumato e fragrante. Il pane è uno degli alimenti che, come la pasta, non manca mai sulle tavole degli italiani. Un prodotto che possiamo fare in casa oppure comprare fresco dal panettiere. Ce ne sono di tantissime tipologie e preparate con farine classiche o speciali. Qualunque sia la nostra scelta, il pane è buono se consumato fresco e appena sfornato. Infatti, spesso capita di comprarne in quantità eccessive per poi ritrovarlo, dopo qualche giorno, duro oppure pieno di muffa. Se vogliamo far durare il pane morbido e fragrante per giorni dobbiamo conservarlo in una busta di carta. Per un ulteriore protezione, inseriamo l’involucro in un altro sacchetto, questa volta di plastica. La carta manterrà il giusto grado di umidità mentre la plastica eviterà l’evaporazione. Anche gli involucri realizzati con la cera d’api sono molto utili. Parliamo di prodotti ecologici che possono essere utilizzati più volte. Questi prodotti manterranno il pane come appena sfornato. Inoltre, il posto dove conserviamo il pane incide sulla sua freschezza. Se l’ambiente non è particolarmente caldo, possiamo riporre il sacchetto anche in un cesto, purché sia lontano dalle fonti di calore. Se invece la stanza è molto calda, allora conserviamolo in un luogo chiuso (ad esempio la dispensa o il portapane). Ma sai perché non devi mai conservare il pane in frigo? Te lo spiego subito. L’amido presente nella farina, a contatto con l’acqua e con le alte temperature del forno perde la sua struttura cristallina. Con il freddo il processo di trasformazione dell’amido diventa più veloce perciò il pane conservato in frigo cambia consistenza e sapore. Con l’umidità poi potrebbe diventare bagnato, molliccio e assorbire gli odori degli altri alimenti.

(Se l0hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato all’aceto di mele)