Travel Experience

14.10.2020
Cagliari
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Seisi arribausu a Casteddu…Ovvero siete arrivati a Cagliari, una delle città più belle in assoluto del Mediterraneo soprattutto dopo che il porto è stato completamente ristrutturato rendendolo un lungomare appetibile addirittura come abitazione per le barche che soggiornano lì tutto l’anno.
Ehi sì amici, questa volta sono arrivato a destinazione del nostro viaggio di oggi in barca a vela, e appena entrato nel porto di Cagliari, i miei occhi sono caduti, su una grande distesa di allevamenti di cozze e ostriche costringendomi senza dubbi alla prima sosta.
Scesi a terra su dei banchetti del villaggio dei pescatori venivano servite con il tipico Vermentino fresco, dei crostini di pane con le famose Niedditas delle piccole cozze nere, buonissime sia crude con limone che cotte in un guazzetto semplice con acqua limone e aglio. Questa volta il nostro viaggio è un percorso prettamente culinario perché anziché entrare nel porto mi sono diretto nel piccolo porto vecchio, quello denominato appunto molo dei pescatori dove, oltre a fare pesca turismo, ovvero portare i turisti a pesca e poi mangiare in barca, esiste una particolarità tutta Cagliaritana: il menù fai da te. Presentandovi ad un determinato orario le piccole barche rientrano con dei cestini di pesce appena pescato dandovi la possibilità e i mezzi, la cucina e i pesci che vengono scelti da voi, che poi aiutati da una anziana donna del posto trasformerete nei tipici piatti locali, sarete chef e clienti con una particolarità che a me è costata cara. Se sarete in grado di riprodurre una ricetta locale alla perfezione non pagherete il conto, in caso contrario pagherete il conto per tutti. Inutile dirvi che la mia zuppa di pesce mi è costata il conto per 20 persone, per questo in Sardo ho Salutato dicendo “Asi biri“, ovvero “ci vediamo”, ma non prima di aver dovuto pagare con un sorriso sardonico il conto.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Siena)