Cinema e Serie Tv

17.11.2020

Tra costruzione di un’identità, ricerca interiore, nuove consapevolezze, perdita dell’ingenuità e, perché no, della verginità l’universo dell’adolescenza è il miglior terreno per un film. Gli spunti e le tematiche sono tante e rappresentarle, oltre che divertirci, può anche accorciare le distanze tra genitori e figli.
L’espediente del rapporto che c’è tra i giovani e le loro madri e i loro padri è scelto di sovente, strumento di ostentazione dei loro disagi, sogni, inquietudini e speranze.
Ce ne sono un’infinità, questi sono quelli che riteniamo non scontati per i temi che trattano e per la realtà sociale e familiare che hanno.

 

CATERINA VA IN CITTà
Commedia a sfondo sociale e politico. La vita di un’adolescente, Caterina, si inserisce in un contesto cittadino dominato da differenze sociali e politiche all’interno dei quali si perde di vista la problematica più grave: la vacuità dei valori di adolescenti figli di genitori che non gli sanno dare certezze e stabilità.
In un contesto del genere Caterina vive la difficoltà di attraversare in momenti diversi, nel giro di un anno, diverse identità, quelle che la città le offre.
Infatti la tredicenne, figlia di un professore di filosofia fallito e di un’ingenua e repressa casalinga, si trasferisce con i genitori da un paesino di provincia a Roma. Nel periodo che apre la sua adolescenza.
Il passaggio dalla piccola realtà a quella enorme della capitale la mette di fronte alle spietate regole sociali che vogliono includere tutti ma finiscono per escludere chi non appartiene agli strati alti della società.
In un momento la sua vita prende la piega della sinistroide dopo della ragazza di destra con tutti gli stereotipi che ne seguono. Il suo percorso di inserimento terminerà con la crescita di fine scuole medie in cui perde l’innocenza e assume molte consapevolezze.

GENITORI E FIGLI – AGITARE BENE PRIMA DELL’USO
Un manuale per genitori che vorrebbe dare delle istruzioni su come gestire il rapporto coi figli diventa occasione per disegnare il microcosmo di giovani vite che tra scontri coi genitori e primi amori è ricco di sentimenti e pensieri.
Tutto inizia con un tema che un professore, Alberto, rappresentato da Michele Placido, dà in classe ai suoi alunni: Genitori e figli – Istruzioni per l’uso. Ovviamente l’idea gli viene dopo aver avuto l’ennesimo scontro con suo figlio, adolescente che ha preso di mira il mondo dello spettacolo e quindi vuole partecipare al Grande Fratello.
Per portare a termine il compito in classe Nina, alunna di Alberto, comincia a riflettere sulla sua situazione familiare e dà voce a tutti i suoi pensieri diventando poi la voce narrante del film.
L’organizzazione della pellicola è in due episodi che poi si intrecciano e che vedono come protagonisti, oltre i due giovani, i loro genitori tra cui la coppia Michele Placido – Margherita Buy e quella Silvio Orlando – Luciana Littizzetto.
La minuzia di dettagli farà prendere un voto esemplare a Nina che tuttavia mostrerà anche i le inquietudini dell’adolescenza e magari aiuterà il suo professore ad accorciare la distanza con suo figlio, poco più grande di Nina ma comunque molto più giovane di Alberto inquieto e dinamico proprio come tutti i suoi coetanei.

LA PRIMA VOLTA DI MIA FIGLIA
Prima volta alla regia per Riccardo Rossi, questa commedia esplora l’adolescenza sotto l’aspetto sessuale. Narra infatti le vicende di una giovanissima alle prese con la sua prima volta.
Alberto è un medico della mutua, separato da 10 anni. Sua figlia 15enne è la sua ragione di vita; la vita gli si sconvolge quando scopre (spiando sul diario della giovane) che quest’ultima si è decisa a perdere la verginità.
A quel punto inizia per lui un periodo di cospirazione contro questa decisione per cui cerca la complicità di amici e colleghi. E’ a questo fine che organizza una cena con una sua amica ginecologa per cercare di dissuadere sua figlia. A questa cena si aggiunge, tra gli altri, la frizzante psicologica che collabora con lui, e che stravolgerà il senso dell’incontro. Infatti da tentativo per allontanare sua figlia dall’intento diventerà, su richiesta della giovane, un susseguirsi di narrazioni proprio sulla prima volta di ognuno dei commensali.
Un film sull’amore e la protezione paterni che diventa rappresentazione dei sentimenti, della curiosità, dell’irrequieta voglia di crescere dei giovani.

 

(Se l’hai perso leggi l’articolo sui 3 film non scontati sui presidenti americani)