Travel Experience

30.05.2022
Zanzibar, tra lingue di sabbia e isole disabitate
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Il viaggio meraviglioso del quale vi parlo oggi è quello a Zanzibar.
Zanzibar è una splendida isola sull’Oceano Indiano distante circa 40 km dalla costa della Tanzania. Inizio dicendovi che io ci sono stato tra la fine di dicembre e gennaio, il periodo più fresco e asciutto per visitarla. Se siete amanti del caldo andateci tra la fine di dicembre e febbraio: le temperature sono un po’ più alte, ma il vantaggio che troverete è che ci sono meno turisti con i quali contendersi le spiagge.
Avendo pochi giorni ho concentrato il tutto in escursioni indimenticabili. La prima a Safari Blue, probabilmente la più bella di tutte le escursioni. Sono partito dal villaggio di Fumba, a sud-ovest di Stone Town, in barca siamo arrivati al parco marino di Menai Bay. Qui siamo stati accolti da una natura incontaminata fatta di lingue di sabbia e isole disabitate. La bellezza dell’escursione è stata nella sua semplicità e nel caratteristico pranzo organizzato da dei simpatici ed allegri beach boys sulla spiaggia a base di gamberoni, pesce, riso e patate.
Dopo ci siamo spostati a Kiwengwa, una delle più belle spiagge dell’isola, lunga e bianca. Con un po’ di attesa aspettando la bassa marea ho potuto raggiungere a piedi la barriera corallina facendo bene attenzione ai ricci marini che qui sono molto più velenosi che nelle nostre coste. Ultima e imperdibile escursione è stata a Nunqwui dove sulla spiaggia ho potuto osservare come le persone del posto costruiscono a mano le loro tipiche imbarcazioni. Si tratta dei “dhow”, barche strettissime e affilate fatte sia come canoa che con la conformazione a vela tipo catamarano. Ma il bello doveva ancora arrivare perché da lì i pescatori locali ci hanno portato al largo a nuotare con i delfini. Inutile dirvi che niente al mondo mi dà il sorriso come vedere questi meravigliosi cetacei che giocavano intorno a noi.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Jaipur)