Travel Experience

17.06.2022
Washington, la città del sogno americano
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Amici oggi torniamo negli Usa, esattamente a Washington, la capitale degli Stati Uniti nonché una delle mie città preferite. In nessun altro luogo  ho respirato l’aria del sogno americano, una città dagli spazi molto ampi, immensi orizzonti, con edifici molto bassi soprattutto se pensiamo all’immaginario delle grandi città americane. Incomincio col dirvi che volendo veramente vivere Washington a 360 gradi mi sono preparato a fare una bella camminata.
L’America è terra di grandi distanze e questo vale anche per l’interno delle città. Il sistema di trasporti metropolitano del Distretto di Columbia mi ha aiutato portandomi nelle zone da visitare, ma da lì in poi ho dovuto cavarmela a piedi per non perdere le cose più importanti.
Parto proprio raccontandovi dalla mia partenza a Union station la bellissima stazione in stile neoclassico di Washington DC, con una maestosa facciata ad arcate e un interessante mercatino di chincaglierie all’interno.
La stazione fu costruita nel 1908 ed è una delle arterie più affollate della città con un traffico annuo di ben 32 milioni di persone!
Appena uscito dalla Stazione ho subito visto il monumento di Cristoforo Colombo giusto per sentirmi un po’ a casa! Guardandomi intorno ho notato in lontananza Il Campidoglio, la sede ufficiale dei due rami del Congresso USA. È in quella direzione che poi mi sono diretto, attraversando i piacevoli parchi pieni di scoiattoli del quartiere di Capitol Hill, uno dei principali luoghi di interesse di Washington DC nonché uno dei pochi uffici governativi che mi è stato permesso visitare. Dunque ne ho approfittato, si tratta pur sempre dell’edificio in cui vengono prese le decisioni più importanti del mondo!
Ma la mia visita a Washington aveva soprattutto una direzione, quella di arrivare a due bellissimi Memorial: uno dedicato alla Seconda Guerra Mondiale e uno alle vittime della guerra in Vietnam. Due luoghi dove ho riflettuto a lungo sul prezzo pagato dagli Stati Uniti nelle guerre. Poi ho voluto celebrare la mia visita arrivando al monumento più celebre, il Lincoln Memorial immortalato ormai in tanti film americani. Ho visitato il tempio, l’interessante museo sottostante e la storica vista sulla piscina, ho provato emozione nel luogo dove Martin Luther King fece il suo storico discorso “I have a dream”, in un silenzio irreale ho potuto ammirare la fioritura dei ciliegi, con ancora in testa le parole di un grande sognatore del ventesimo secolo.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Martha’s Vineyard)