Good Life

02.05.2021

Surfare al lago potrebbe sembrare impossibile, ma se ai piedi si ha una tavola da wakeboard (e c’è anche una barca a motore) non lo è.
Bastano dieci lezioni con un istruttore qualificato per poter surfare in acqua trainati da una barca a motore. Una pratica sportiva che ha un nome: wakeboard.
Nato negli Stati Uniti tra gli anni ’80 e ’90, questo sport acquatico ha trovato molti proseliti in tutto il mondo e oggi può essere praticato anche da persone con disabilità fisiche.
Fondamentale per il wakeboard è contare su una buona attrezzatura, avere confidenza con l’acqua, saper nuotare bene e soprattutto mantenere un buon equilibrio sulla tavola.
Il wakeboard è una disciplina sportiva nata dalla fusione di altri due sport, lo sci nautico e lo snowboard.
Oltre alla tavola, per praticare wakeboard avrai sicuramente bisogno di una corda e un bilancino per essere trainato (e
ovviamente anche di una barca a motore).
Per farlo in sicurezza non dimenticare mai di indossare un casco protettivo per la testa e un giubbotto salvagente. Va
detto che la barca utilizzata per il wakeboard di norma è provvista di una tower, ossia una struttura in tubolari metallici che permette di innalzare il punto di ancoraggio della corda a quasi 2 metri di altezza dal livello dell’acqua; in questo modo la partenza dell’atleta dall’acqua è resa più facile, così come l’esecuzione delle manovre che vengono chiamate tricks.
La raccomandazione è comunque sempre quella di rivolgersi a una scuola riconosciuta dalla Federazione Italiana Sci Nautico e Wakeboard (Fisw) e di seguire un corso con un istruttore
preparato. Di norma si può iniziare a praticare questo sport fin da bambini, già a partire dai 6 anni di età.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato a pickleball)