Segreti in tavola
Se vi dico Trofie a quale regione d’Italia pensate? Beh, se aggiungo che le condiamo con il pesto, andiamo tutti con la fantasia in Liguria! Questa ricetta rappresenta un capolavoro culinario che affonda le sue radici nelle tradizioni gastronomiche di questa magnifica regione. Questo piatto delizioso e aromatico ha una storia affascinante, intrecciata con la ricca cultura culinaria di questa zona.
Le trofie sono una pasta fresca a forma di piccoli gnocchi allungati e ricci, tipica della Liguria. Si dice che il nome “trofie” derivi dal verbo ligure “strofinare”, riferendosi al gesto di strofinare con le mani la pasta per ottenere la forma desiderata, una forma unica, che ricorda piccoli vermicelli ricurvi, progettata per catturare al meglio il pesto, la deliziosa salsa verde che accompagna questa pasta. E quali sono i segreti per preparare un perfetto pesto ligure? Serve basilico fresco, aglio, pinoli, pecorino, e olio extravergine di oliva: la tradizione vuole che il pesto venga preparato con un mortaio di marmo e un pestello di legno, una pratica che risale ai tempi antichi e che preserva l’integrità dei sapori.
La leggenda narra che il pesto ligure abbia le sue radici nel Medioevo, quando i monaci liguri del monastero di San Basilio a Genova iniziarono a preparare questa deliziosa salsa con gli ingredienti locali a loro disposizione. Nel corso del tempo, la ricetta si è diffusa tra le famiglie della Liguria, diventando un pilastro della cucina regionale.
Oggi, le Trofie con il pesto ligure sono un piatto amato e apprezzato in tutto il mondo. La loro semplicità, combinata con la complessità dei sapori del pesto, le rende un’esperienza gustativa unica e indimenticabile, celebrando la ricchezza della cucina tradizionale della Liguria.
E qual è il vino ideale da abbinare a tanta bontà? Lo chiediamo a Daniela Scrobogna Responsabile della Didattica della Fondazione Italiana Sommelier.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato al vino perfetto da abbinare con prosciutto di Parma DOP)