Segreti in tavola
Ti sei mai chiesto perché una zucca si chiami… Violina? Il suo nome curioso nasce proprio dalla forma: è allungata e sinuosa, ricordando l’elegante cassa di un violino. Basta guardarla: la sua buccia è liscia color nocciola/beige, e la polpa, di un arancio intenso, sprigiona una dolcezza e un profumo inconfondibili.
Storia e territorio
La Zucca Violina è una delle regine dell’orto ferrarese, figlia di un’antica tradizione agricola che si perde tra le nebbie del Po. Arrivata in Europa dopo la scoperta dell’America, ha trovato nella pianura emiliana il terreno ideale per crescere: fertile, umido e baciato da un clima che ne esalta la dolcezza naturale. Ancora oggi viene coltivata soprattutto nella zona di Ferrara, dove rappresenta un ingrediente identitario della cucina locale.
Caratteristiche e versatilità
La Zucca Violina si riconosce immediatamente per la sua forma allungata “a violino”, la buccia liscia color beige e la polpa soda e compatta. Il suo sapore è pieno e zuccherino, e diventa vellutato e avvolgente con la cottura lenta. È una zucca estremamente versatile in cucina e si conserva a lungo.
Benessere e nutrizione
Dal punto di vista nutrizionale, la Zucca Violina è un vero alleato del benessere: è ricca di acqua, povera di calorie e contiene importanti micronutrienti come betacarotene, vitamina A e C, potassio e fibre. È un vero toccasana per la vista, la pelle e il sistema immunitario, perfetta per affrontare i primi freddi autunnali.
La zucca in cucina: dai cappellacci IGP alle marmellate
A Ferrara, la Zucca Violina è la protagonista assoluta di piatti simbolo come i celebri Cappellacci di Zucca IGP, pasta fresca ripiena con zucca, Parmigiano Reggiano e noce moscata, condita classicamente con burro e salvia. È deliziosa anche se usata per vellutate profumate al rosmarino, in torte salate o in marmellate dolci da servire in abbinamento a formaggi stagionati.