Segreti in tavola

12.02.2024
Vi svelo i segreti del ginseng
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Vi piace il ginseng? è una radice dalle origini antiche, appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Originario delle regioni montuose dell’Estremo Oriente, in particolare della Cina e della Corea, il ginseng è stato utilizzato per secoli nella medicina tradizionale asiatica per le sue presunte proprietà terapeutiche e tonificanti.

il suo nome scientifico è Panax ginseng, esiste anche quello nordamericano, quello giapponese, l’Himalayano e quello siberiano.
La parola “ginseng” deriva dal cinese “rénshēn”, che significa “radice dell’uomo”, probabilmente a causa della forma umanoide della radice. Questa pianta è caratterizzata da un fusto eretto con foglie palmate e fiori di colore verde o giallo. Ma è la sua radice a contenere i principi attivi che conferiscono al ginseng le sue proprietà benefiche.

Uno dei segreti del ginseng risiede nella sua composizione chimica unica, che include ginsenosidi, polisaccaridi, flavonoidi e altri composti bioattivi. Si crede che questi componenti conferiscano al ginseng le sue proprietà adattogene, ovvero proprietà che aiutano l’organismo a resistere allo stress e a ripristinare l’equilibrio.

Nella medicina tradizionale cinese, il ginseng è utilizzato per migliorare la resistenza fisica, aumentare l’energia, favorire la concentrazione mentale e rafforzare il sistema immunitario. Mi raccomando, il ginseng non va consumato se soffrite di patologie cardiache e ipertensione perchè può causare tachicardia e può alzare la pressione. Inoltre se avete disturbi di coagulazione, sia trombosi che emorragie e se siete diabetici. Non devono farne uso i bambini e le donne in gravidanza o in allattamento!
Inoltre non bisogna usare tale rizoma se assumete farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici, FANS, insulina, cortisonici.
Oltre alle sue applicazioni medicinali, il ginseng è diventato un ingrediente apprezzato anche in gastronomia. La radice può essere consumata fresca, cotta o essiccata, e viene spesso utilizzata nella preparazione di tè, estratti o integratori alimentari. La sua presenza è particolarmente diffusa nella cucina asiatica, dove viene aggiunto a zuppe, stufati e tè per conferire un sapore unico e un tocco di salute.