Travel Experience

07.04.2021
Versailles: a spasso nel tempo nella dimora del “Re Sole”
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Amici oggi vi porto dove il re Sole ebbe il suo momento di massimo splendore, ovvero a Versailles. Io ci sono stato solo per una giornata mentre ero a Parigi, ma l’ideale, sarebbe dedicarle più giorni, perché la dimora spettacolare voluta dal “Re Sole”, con il lussuoso palazzo, i giardini, le fontane musicali, le dépendance, rappresenta davvero l’immagine più alta dello sfarzo, del potere, delle “glorie di Francia”. Inizio col dirti che la visita a Versailles è consigliabile iniziarla al mattino presto, come ho fatto io presentandomi già alle sette del mattino alla biglietteria sapendo che il percorso ideale era quello che vi racconto, Sono partito dalla galleria degli specchi, dove sono presenti preziosi stucchi e le pitture di Charles Le Brun, ospitati in questa sontuosa galleria ci sono oltre 300 specchi che ricordano quando nel 1919 fu firmato il trattato di Versailles che pose fine alla prima guerra mondiale, la storia ci dice che era frequentata da cortigiani e da visitatori, ma veniva utilizzata quotidianamente come luogo di passaggio, di attesa, di incontro. Sul posto i sogni volavano, quindi io ho provato ad immaginarla, come gli Stewart raccontavano, ovvero al chiarore delle circa 3mila candele che venivano accese al calare della notte. Devo dire, che anche senza le candele, è stato uno spettacolo incredibile, sono passato poi al Salone della Pace e quello della Guerra, la prima sensazione è stata quella di non fare a meno di notare, questi due saloni gemelli, erano collocati in posizioni opposte. Il Salone della Pace, mi ha mostrato soffitti con disegni che ribadivano la grandezza della Francia nel concedere la pace alle nazioni, con le quali guerreggiava, fino ad arrivare al Grand Appartement du Roi, Il Salon de la Guerre, dove mi è mancato il fiato, ammirando il grande soffitto a cupola, che recava una rappresentazione della vittoria francese. Ho subito notato il bassorilievo in marmo bianco, applicato su un muro, con l’immagine di Luigi XIV a cavallo. Ma la cosa imperdibile di Versailles sono le camere da letto, a cominciare dalla camera da letto della regina. Immaginate un imponente baldacchino decorato in oro e in stile rococò, il soffitto abbellito da cariatidi in bronzo e, sopra il caminetto in marmo policromo, il busto in marmo di Maria Antonietta, opera di Félix Lecomte. Insomma mi è bastato affacciarmi nella camera da letto della regina per essere travolto dalla sontuosità regale. Per Versailles, una sola parola Chapeau.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato alle Maldive)