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Per tutta la giornata è durata la polemica sugli scioperi degli autisti dei mezzi pubblici in concomitanza con le targhe alterne. Secondo quanto si apprende dall’Agenzia per la Mobilità, l’adesione del personale Atac allo sciopero del trasporto pubblico di oggi è stata pari all’11,9%.
“Non c’erano gli estremi di legge per la precettazione. Lo sciopero era solo di 4 ore e di una sigla iperminotaria. Viviamo in una paese dove ci sono delle leggi e le regole vanno rispettate. La commissione apposita non aveva segnalato giustamente. Se ci mettiamo a fare le precettazioni per tutte le cose…poi purtroppo c’è l’effetto trascinamento per cui delle sigle minoritarie si portano dietro molte altre persone però siamo fortemente condizionati dalle regole”, ha detto il Prefetto di Roma Franco Gabrielli. Quanto accaduto oggi “rientrerebbe nella fisiologia di una città grande che però è fortemente malata come Roma” ha sottolineato Gabrielli. “Sugli scioperi nei servizi pubblici essenziali e gli strumenti della precettazione ci sono delle regole, oggi non c’erano le condizioni per applicare la precettazione perché se lo avessimo fatto non si sciopererebbe più ma lo sciopero e’ un diritto costituzionalmente tutelato”. A chi gli chiedeva poi se fosse stato più opportuno non fare oggi le targhe alterne il Prefetto ha commentato così: “Rispondo delle mie cose”.