Segreti in tavola

15.04.2019
Uova di struzzo
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Le uova non vi bastano mai? La prossima volta provate a cucinare l’uovo di struzzo, il più grande al mondo.

Pensate che un uovo di struzzo può arrivare a pesare fino a un chilo e mezzo e corrisponde a circa 20-25 uova di gallina. Una frittata fatta con un uovo di struzzo può saziare 12 persone e sicuramente lascerà i vostri ospiti a bocca aperta e a stomaco pieno!

Oltre alla dimensione e alla particolarità, le uova di struzzo presentano altri benefici: come le uova di gallina, sono ricchissime di proteine, vitamine e sostanze fondamentali per il benessere del nostro organismo, con il vantaggio di essere più digeribili e di contenere meno colesterolo. Inoltre il sapore è più intenso, anche se simile, e risulta più soffice in numerose preparazioni, come le frittate.

Le uova di struzzo hanno forma ovale, colore bianco e superficie non liscia, granulosa. Le dimensioni sono di circa 15-18 cm. Già nel Medioevo erano un alimento molto apprezzato ed erano anche molto importanti dal punto di vista ornamentale e religioso, infatti facevano parte della simbologia cristiana. Ancora oggi i gusci delle uova di struzzo vengono spesso conservati e dipinti o semplicemente esposti a scopo decorativo.

Le uova di struzzo si conservano molto a lungo, almeno 15 giorni, e si cucinano come le uova normali, ma ovviamente i tempi di cottura sono molto più lunghi; pensate che per farle sode ci vogliono almeno due ore! Anche aprire le uova di struzzo può essere un’impresa, perché il guscio è molto duro e resistente (pare che ci si possa sedere sopra senza romperle!). Ecco quindi alcuni segreti per aprire le uova di struzzo in maniera semplice:

Conservando il guscio: posizionate l’uovo su un bicchiere o un contenitore di plastica che faccia da piedistallo, poi con un trapano create un foro di circa 1 cm sul vertice. A questo punto potete infilare uno spiedino nel buco e mescolare bene all’interno dell’uovo, in modo da rompere e amalgamare il tuorlo e semplificarne la fuoriuscita dal foro praticato; altrimenti potete girare l’uovo dall’altra parte (avendo cura di tappare il primo foro), fare un altro buco e far uscire l’uovo soffiando in quello superiore. Controllate sempre che non siano rimasti pezzettini di guscio nell’uovo.

Rompendo il guscio: mettete l’uovo in una ciotola di plastica e rompetelo con un martello, con uno o più colpi, per poi fare uscire il contenuto.