Good Life

11.11.2019

Cielo coperto, vetri appannati, nessuna voglia di uscire, plaid e serie tv pronta. È il momento in cui si comincia a pensare di farci una cioccolata calda. Inutile resistere: di tutti i buoni propositi legati alla dieta, quello di negarsi una tazza, anzi, una tazzona fumante di cioccolato cremoso e scurissimo è fuori discussione. Poi, ormai lo dice anche la scienza che il cioccolato fa bene. Non per niente dal XVI al XIX secolo più che un piacere era considerato una medicina. Una bella tazza di cacao alza l’umore, dà energia, fornisce una dose notevole di antiossidanti e protegge la salute delle arterie grazie ai flavonoidi. Certo, è un po’, anzi parecchio, calorica, ma nettamente meglio bere cioccolata calda che mezzo litro di bibita frizzante, perché almeno la prima apporta anche nutrienti preziosi per il corpo.
L’invenzione della cioccolata calda in bustina è recente. Prima si faceva da sé, così come i budini, che la maggior parte di noi non sa più fare senza la bustina pronta. C’è poi il problema che riguarda molti: perché dopo aver consumato la cioccolata calda mi viene il mal di testa? “Quello è un problema del cacao”, che è sconsigliato a chi soffre di intolleranza all’istamina. E per chi ha problemi col latte vaccino, c’è sempre l’alternativa delle bevande la riso o alla soia.