Travel Experience

16.09.2021
Tunisi, un’atmosfera da mille e una notte
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Amici oggi vi porto nel nord Africa, esattamente a Tunisi. Nel mio viaggio nella capitale tunisina ho scoperto musei a cielo aperto di inestimabile valore, spiagge di sabbia bianca, mercati colorati e profumati: una città sorprendentemente e varia. Presente e passato, moderno e antico, creano una atmosfera da mille e una notte.
Sono partito dalla Medina: l’anima storica di Tunisi. La Medina che in lingua araba significa “città”, riconosciuta dal 1979 come Patrimonio dell’Unesco, si sviluppa intorno alla Moschea di Al-Zaytuna, che io ho trovato visibile in ogni direzione con il suo torreggiante minareto a pianta quadrata.
Dalla moschea poi mi sono diretto verso un dedalo tortuoso di vicoli e suq, i tipici mercati arabi, che rappresentavano a tutti gli effetti il cuore arabo della città.
L’antica porta Bab el Bhar, o “Porta di Francia”, segna i confini virtuali tra la Medina di Tunisi e la città europea. Un consiglio spassionato, se volete godervi questa visita, fate come me: perdetevi. Solo così potrete immergervi a pieno nei vivaci colori e nei profumi intensi dei bazar.
Seconda tappa del mio viaggio, il Museo del Bardo che ho raggiunto nell’omonima periferia occidentale. Si trova all’interno del suggestivo palazzo in stile arabo-ottomano che già era il Palazzo del Bey di Tunisi, al tempo della dominazione ottomana. Il polo archeologico, il più antico dell’Africa aperto nel maggio del 1888, mi ha mostrato la più ricca collezione di mosaici romani del mondo, tutti in perfetto stato di conservazione. I reperti ospitati dal museo, provenienti dagli scavi archeologici effettuati negli antichi siti tunisini di tutto il paese, coprono un periodo che inizia con la preistoria e copre tutte le varie civiltà sviluppatesi in Tunisia, la perfezione di altri tempi.
Altro momento topico della mia visita, il Théâtre Municipal, un edificio vero e proprio capolavoro di Art Nouveau inaugurato nel 1902.
Soprannominato la «bomboniera», ospita durante tutto l’anno spettacoli e concerti di vario genere. Essendo io capitato durante il Ramadam ho assistito a delle rappresentazioni musicali come la hadra, canto islamico sufi che racconta la vita del Profeta Maometto e dell’Islam, molto affascinante.
Ma Tunisi è anche specialità culinarie. Tra le mie preferite, assaggiate in un piccolo ristorantino, il bric, una omelette con ripieno di tonno che viene spesso condita, e che io ho provato a mie spese, quasi bruciandomi il palato, con l’ harissa, talmente piccante che anche se il ripieno era di tonno, per me poteva pure essere manzo o maiale. Paese che vai piccante che trovi.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Dakar)