Segreti in tavola
Storie, luoghi e segreti – Guida alla capitale dell’innovazione.
Torino Maxima è un viaggio alla scoperta dell’elegante città di Torino, passeggiando sotto i portici e per le stradine del centro, attraverso i grandi e verdeggianti parchi o lungo l’argine del Po e della Dora. Uno spicchio di Piemonte di cui apprezzare ogni dettaglio attraverso gli itinerari in città, spaziando dal Quadrilatero a Vanchiglia, da San Salvario a Crocetta.
Una città misteriosa e regale, con una storia intrigante raccontata anche dalle grandi firme del giornalismo: Maurizio Molinari, Massimo Giannini, Ezio Mauro, Mario Calabresi, Marcello Sorgi e Dario Cresto-Dina.
“La centralità di Torino, il gusto di Torino, le innovazioni concepite a Torino, gli asset politici ed economici maturati e partiti da Torino ne hanno fatto da tempo un punto di riferimento per capire l’Italia e per comprendere il ruolo che può rappresentare sempre più l’Europa”, scrive il direttore delle Guide Giuseppe Cerasa nella sua introduzione. “In questa guida ospitiamo i contributi di chi Torino la conosce veramente e ne ascolta i battiti quotidiani, di chi Torino la ama, di chi ha creato i gusti e lo stile di Torino, di chi Torino l’ha fatta diventare grande e continua a difendere ed esaltare in tutti i modi una città straordinaria”.
“Torino è una città dove la Storia è di casa e dove si comprende, si conosce e si apprezza l’arte di saper fare bene le cose. Torino è una città dove la Storia è di casa perché la si trova in ogni angolo, dentro ogni portone come nei racconti di famiglia… Torino è una città che non aspetta gli altri: crea, agisce, fa. Poi magari ha bisogno degli altri tasselli dell’Unità e dell’identità italiana per continuare a costruire, per fare progetti capaci di essere protagonisti in Europa e nel mondo. Ma il momento iniziale, quello della creatività nel
quale il singolo è da solo di fronte a un’azione o un’impresa, a un oggetto e crea una maniera di pensare, una maniera di lavorare e quindi innova, lì c’è il cuore di Torino”. Così scrive il direttore de La Repubblica Maurizio Molinari.
Gli fa eco il direttore de La Stampa, Massimo Giannini: “Mi è capitato di chiedermi se sia ancora vera la tesi di Italo Calvino, quando scriveva di Torino come una città che invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia. Follia lucida, che non distrugge niente ma crea e ricrea in continuazione bellezza e innovazione.
Ho trovato la risposta. In un sabato pomeriggio di sole, guardando ammirato ‘il più bel villaggio del mondo’ (parole di Montesquieu) dalla scalinata della Gran Madre. In una domenica mattina di foschia, correndo lungo il Po tra il Valentino e i Murazzi, e affondando lo sguardo nel verde dell’acqua placida che si
fonde con quello della collina e del Monte dei Cappuccini. Tutto scorre, tutto torna. E tornerà anche Torino. Perché forse, pensandoci bene, non se n’è mai andata”.
Si passa quindi alle trentacinque testimonianze di chi Torino la conosce come le proprie tasche (Carolyn
Christov-Bakargiev, Marta Barone, Valerio Berruti, Leonardo Bonucci, Boosta, Arturo Brachetti, Evelina Christillin, Giuseppe Culicchia, Domenico De Gaetano, Danilo Eccher, Oscar Farinetti, Ernesto Ferrero, Stefano Francia di Celle, Gaia Gaya, Paola Giubergia, Christian Greco, Maria Lodovica Gullino, Nicola Lagioia, Francesca Lavazza, Luciana Littizzetto, Elena Loewenthal, Franco Noero, Margherita Oggero, Michelangelo Pistoletto, Gabry Ponte, Paolo Pulici, Carlo Ratti, Tomás Rincón, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Valeria Solarino, Lorenzo Sonego, Marco Tardelli, Marco Testa, Kristina Ti, Carolina Vergnano) prima di lanciare uno sguardo al territorio circostante con i riflettori puntati sulle colline di Torino, la Reggia di Venaria, Avigliana e la Sacra di San Michele, la Val di Susa, Alba e le Langhe. A corredo centinaia di suggerimenti su dove mangiare, dormire e comprare, ma anche curiosità, esperienze e luoghi imperdibili per una vacanza
indimenticabile nel cuore del Piemonte. Senza dimenticare la sezione dedicata agli artigiani che hanno fatto la storia della città sabauda, il capitolo dedicato alle gallerie d’arte e ai circoli sportivi e le pagine su due dei prodotti d’eccellenza del territorio, vino e tartufo.