Da Non Perdere

17.04.2019

Torna sul palcoscenico l’attrice e cantante Carlotta Proietti, figlia d’arte che dal padre Gigi ha sicuramente ereditato il talento. Stavolta è in coppia con Gianluigi Fogacci, protagonista e anche regista dello spettacolo The Prudes, commedia scritta dall’inglese Antony Neilson in scena fino al 28 aprile all’Off/Off Theatre, in via Giulia, nel cuore di Roma.
Un gioco meta-teatrale sui rapporti di coppia. Un uomo e una donna, James e Jessica, si presentano sul palco di un teatro pieno di spettatori per inscenare o vivere il loro dramma relazionale. Al centro di questo dramma c’è il calo di desiderio di James che non riesce più ad avere rapporti con la sua amata Jessica da molto tempo e che se fallirà anche questa ultima chance, cioè consumare un rapporto davanti ad una platea, nel più puro spirito esibizionistico, sarà abbandonato da Jessica che non intende passare il resto della sua vita senza sesso.
Ma chi sono i Prudes? James si presenta al pubblico come James Prudes, ma subito viene corretto da Jessica che tiene a rettificare che loro non sono sposati, e che quindi loro sono ben lontani da i Prudes come recita il titolo, parola che in inglese significa puritani, moralisti, di morigerati costumi, che hanno in odio scandalizzare. Ecco che l’ironia del titolo si affaccia prepotentemente non appena al pubblico verrà spiegata la situazione, ma come si può facilmente prevedere l’espediente scelto non darà i frutti sperati. Inizia un gioco al massacro, dove emergono vecchie ruggini, cose non dette che feriscono, giochi di travestimenti e colpi di scena che fanno via via dubitare di chi siano veramente queste persone o personaggi.
E se fossero due attori che cercano nuove ispirazioni attraverso un anomalo materiale drammaturgico, guidati da un’invisibile regia? E che ruolo ha il pubblico che viene continuamente coinvolto, come se i personaggi sul palco cercassero di tirare a sé le sue simpatie e un giudizio favorevole, come in una moderna e borghese agorà? Il gioco teatrale o meta-teatrale che dir si voglia si fa sempre più sofisticato, esplora anche i meandri linguistici che caratterizzano le due differenti personalità, fino a farci pensare che sia proprio questo il motivo del calo del desiderio.

Info: off-offtheatre.com