Travel Experience

06.08.2022
Tenerife, la più urbanizzata e cosmopolita delle Canarie
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Amici oggi vi porto alle isole Canarie, esattamente a Tenerife. Al mio arrivo mi accorgo subito della vastità del territorio, oltre duemila chilometri di superficie, circa un milione di abitanti, trentuno municipalità, la vetta più alta di tutta la Spagna, nonché il terzo vulcano più grande del mondo.
Pochi numeri per testimoniare la grandezza, e soprattutto l’importanza turistica di Tenerife, la più urbanizzata e cosmopolita delle isole Canarie.
Non a caso lo slogan che mi ha accolto è “1000 esperienze in una sola isola” e in effetti è stato proprio così.
Sono partito subito visitando la capitale Santa Cruz de Tenerife, un compendio perfetto dello straordinario mix di patrimonio culturale e varietà ambientale alla base delle fortune turistiche del territorio. Vi segnalo da non perdere il Parque Garcia Sanabria, splendida oasi naturale poco distante dal centro cittadino e Playa de Las Teresitas, la spiaggia più grande della città che dal centro, invece, dista circa sette chilometri.
A seguire ho visitato con interesse il Museo de La Naturaleza y el Hombre, senza dubbio la principale attrazione di Santa Cruz, per poi chiudere la mattinata con una chicca, l’Auditorio progettato dall’archistar spagnola Santiago Calatrava. Sono rimasto molto colpito dal modo in cui Calatrava è riuscito a coniugare la modernità delle linee con il rispetto dell’ambiente atlantico in cui è inserita la struttura. Un edificio bianco, in cemento armato, a forma di vela, sormontato da una cupola che invece ha la forma di un’onda. Insomma, un’opera avveneristica che a me ha lasciato a bocca aperta e che dà lustro alla capitale Santa Cruz e all’intera isola, al punto da esser diventata nel volgere di pochi anni una delle principali attrazioni turistiche del territorio.
Ho voluto chiudere la mia visita in un luogo che mi appartiene per natura Los Gigantes, si tratta di una piccola località turistica, famosa per le omonime “Acantilados de Los Gigantes”, complesso di scogliere a picco sul mare di altezza variabile tra i 300 e i 600 metri. Uno scenario naturalistico imponente che deve la sua popolarità soprattutto al diving. È qui, lungo la base sommersa delle scogliere, non mi sono fatto sfuggire l’occasione per una immersione incontrando a bassa profondità cernie di notevoli dimensioni e corvine di dimensione ormai da noi praticamente introvabili. Non c’è niente da fare è sempre il mare a darmi l’ultima emozione.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Papua)