Segreti in tavola

30.11.2018
Soppressata di Calabria DOP
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La Calabria è una terra dai sapori forti, lo sappiamo! E uno dei prodotti più caratteristici di questa meravigliosa regione è la celeberrima soppressata.

È un salame molto particolare che si produce tradizionalmente in tutto il sud Italia, ma solo in Calabria la soppressata ha ottenuto il marchio DOP, che la rende ancora più preziosa.

È un salume che si produce con grande cura: vengono usati solo i tagli nobili di suini di razze tradizionali. Anche il grasso utilizzato viene scelto con attenzione, e il budello per insaccare la soppressata è di maiale o di bue, più resistente.

Il processo di produzione è curato nei minimi dettagli. La carne viene macinata insieme al grasso e a spezie naturali, poi l’impasto viene insaccato e lasciato a stagionare per un minimo di 45 giorni.

La soppressata di Calabria DOP esiste in tre varianti: piccante, con pepe rosso piccante o crema di peperoni piccanti; dolce, con pepe dolce o peperoni dolci; e bianca, al naturale. In ogni caso, si presenta con la classica forma a cilindro leggermente schiacciato con lunghezza variabile dai 10 ai 18 centimetri, con fette di colore rosso acceso, morbide ma compatte e di sapore intenso, più o meno piccante a seconda della tipologia.

La soppressata di Calabria si gusta al naturale, accompagnata da pane casereccio, oppure formaggi, e si sposa benissimo con vini rossi ben strutturati. Altrimenti è anche ottima come ingrediente per insaporire ricette di tutti i tipi, per esempio piatti di pasta o torte rustiche. Vi svelo qualche segreto per conservarla al meglio: non tagliata, si mantiene tranquillamente fino a 12 mesi, possibilmente in ambienti freschi e asciutti. Altrimenti, se già aperta, si conserva sott’olio o sotto grasso per tantissimo tempo, se possibile sottovuoto, altrimenti anche in contenitori di vetro chiusi ermeticamente. Mi raccomando, sarebbe un sacrilegio farla andare a male!