Travel Experience

19.05.2025
Siwa Oasis: Il silenzio che racconta
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Oggi vi porto in un luogo che sembra scollegato dal mondo. Un’oasi sperduta tra le sabbie del deserto occidentale egiziano: Siwa.

Siwa non si raggiunge per caso. Dopo ore di strada tra paesaggi lunari e silenzi assoluti, appare come un miraggio: palmeti, laghi salati, case di fango, sorgenti calde dove l’acqua sgorga nel cuore della sabbia. Gli odori sono diversi, più intensi. Il tempo è lento, come se fosse più spesso.

Cammino a piedi nudi sulla sabbia e tutto rallenta. I suoni si attenuano, le luci si ammorbidiscono. Qui la vita segue un altro ritmo, più vero, più vicino alla natura. Gli abitanti parlano un dialetto berbero antico, e ti guardano con una calma che spiazza.

Visito il Tempio dell’Oracolo di Amon, dove si dice sia passato anche Alessandro Magno per interrogare il destino. Entro tra le rovine e sento le voci della storia. Un luogo sacro, abbandonato eppure ancora vivo. La leggenda dice che l’oracolo parlava solo quando il vento era giusto.

Al tramonto salgo su una duna altissima. Davanti a me solo deserto e cielo, un abbraccio infinito. E nel silenzio, quello vero, sento una pace rara.

Consiglio: resta almeno due notti. Non è un posto da visitare in fretta. È un luogo da ascoltare. E se sei fortunato, sentirai anche tu il deserto parlare.