Da Non Perdere

01.10.2020

E’ stata presentata ieri a Roma, nella splendida location della Casina Valadier, la Scuola Politica “Vivere nella Comunità” che partirà a novembre e avrà sede nella centralissima Piazza Navona.
Parlare di politica in un periodo di crisi dell’ideologia politica: è la scommessa della Fondazione Nuovo Millennio che ha avviato la Scuola Politica “Vivere nella comunità” volta ad insegnare la politica senza instradare i giovani a un’orientamento partitico.
Aiutarli a ragionare in termini politici mettendo al centro la competenza è l’obiettivo del progetto, che vuole fornire ai ragazzi gli strumenti per potersi muovere in un contesto sempre più multidisciplinare, nel quale sono richieste competenze trasversali.

I partiti non sono più incubatori di idee; “si sono liquefatti” come precisa Sabino Cassese, costituzionalista e ideatore del titolo della scuola “Vivere nella comunità”. Ciò vuol dire che se prima la politica insegnava a fare politica attraverso l’azione all’interno dei partiti, questo oggi è venuto meno e dunque è necessario fornire quelle competenze che riguardano la comunità. Non sono pertanto soltanto di natura politica le aree della scuola ma riguarderanno anche materie economiche, giuridiche, manageriali, civiche, culturali. Ambiti che sono strettamente connessi tra loro e gestiti, nella vita quotidiana, dalla politica. Per questo va spiegato ai giovani come questi aspetti si intrecciano tra loro.

Siamo in una fase di grande cambiamento e di nuove sfide, si pensi ai provvedimenti del Recovery Fund, alla sfida della sostenibilità, alla rivoluzione digitale e a quella del lavoro; è necessario dunque forgiare una generazione, che sarà la classe dirigente di domani, che sia in grado di decifrare i nuovi linguaggi e affrontare queste sfide in maniera adeguata.
Ecco la novità di questo progetto: veicolare competenze che non erano oggetto di formazione prima. Farlo svincolando gli studenti da qualsiasi fazione politica; questo rappresenta invece il punto di forza della scuola “Vivere nella comunità”.

 

a cura di Martina Procaccini