Travel Experience

22.07.2021
Sarajevo
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La storia dell’ex Jugoslavia è fatta di tante divisioni ma questa divisione ha portato alla rinascita della città dove vi porto oggi, Sarajevo.
Al mio arrivo mi sono trovato davanti una città che è un po’ Istanbul, un po’ Vienna.
Vi do subito un consiglio: non andateci di inverno, ovvero quando ci sono stato io, perché il clima lascia un po’ a desiderare. Sarajevo è una città molto fredda d’inverno e quasi sempre nuvolosa. Si compensa con prezzi economicissimi di hotel e ristoranti, peraltro di livello molto buono. È proprio in un ristorante che ho conosciuto Sergey, guida locale incontrata a Bašcaršija, il centro storico di Sarajevo.
Il suo centro è un caratteristico agglomerato di case, negozi, edifici religiosi e monumenti storici. Sergei mi ha fatto girare un po’ a caso per le strette vie del centro per poi gettarci in Ferhadija, la principale via pedonale, e farmi provare un caffè turco eccezionale in una delle sue tante caffetterie.
Dopo una camminata di ore e dopo aver visto che rispetto a me Sergey non mostrava stanchezza, ho capito perché mi ha portato al Ponte Latino, il ponte più antico di Sarajevo, uno dei simboli della città. Più volte distrutto e ricostruito nel corso della storia è un monumento alla capacità di Sarajevo di resistere e rinascere dopo ogni difficoltà, un po’ come la mia guida dopo tre ore di camminata veloce.
Alla mia richiesta di una vera curiosità di Sarajevo, Sergej non ha avuto dubbi, dato che la città ha una sua forte cultura del caffè, alla pari di Vienna e altre capitali dell’Europa centro-orientale, anziché visitare una elegante caffetteria che mi facesse sognare i fasti dell’Ottocento mi ha fatto provare qualcosa di più particolare portandomi al Caffè Tito. Si tratta una caffetteria a tema comunista dedicata all’ultimo presidente della ex Jugoslavia, Josip Broz Tito, dove ho sorseggiato un caffè curiosando tra le foto di Tito appese alle pareti o pubblicate sui giornali d’epoca sparsi tra i tavolini. Inutile dire che sono andato via, molto eccitato, non tanto dalle foto di Tito ma da tutti caffè presi in giornata.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Lugano)