Travel Experience

19.03.2021
Saragozza: perla e capoluogo dell’Aragona
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Amici oggi vi parlo di una città che ho visitato trovandomi a metà strada tra Madrid e Barcellona in un giro in auto fatto in Spagna che è stata una vera rivelazione, ovvero Saragozza, perla e capoluogo dell’Aragona. Intorno alla città ho ammirato una rigogliosa vegetazione catalana, vigneti, poi zone dall’aspetto desertico, con la terra spaccata dal sole, nessuna coltivazione, nessun villaggio per chilometri, pale eoliche come moderni mulini a vento, che mi ha riportato ad un simbolico richiamo della Spagna letteraria. Il primo giorno, il percorso che ho scelto era la Basilica del Pilar, dopo colazione, sono partito a conoscere Saragozza proprio dal cuore della città. Nella piazza c’èra un ufficio informazioni dove ho preso qualche volantino sui luoghi da visitare, quindi mi sono portato alla Basilica di Nostra Signora del Pilar la presenza vera che dominava piazza, è il Santuario mariano più grande al mondo, è uno dei più importanti luoghi di culto in Spagna. Sul volantino ho letto con interesse la sua storia secondo la tradizione, la Basilica fu fondata dall’Apostolo Giacomo,che a Saragozza si riuniva con i primi convertiti al Cristianesimo, dopo che Maria, ancora vivente a Gerusalemme, gli era apparsa in carne e ossa, seduta su un pilastro, in spagnolo, pilar, chiedendo la costruzione della chiesa, ho ammirato un santuario, di dimensioni gigantesche, con un’imponente e ricca struttura barocca. Ma è al suo interno, che sono rimasto a bocca aperta davanti alll’affresco che decorava la volta e la cupola che mi hanno mostrato una delle opere più rilevanti di uno dei maggiori pittori spagnoli, Francisco Goya. Ancora senza respiro sono uscito per provare la gastronomia locale così in Spagna tanto decantata, perdendomi tra i vicoli del centro storico, ho prima fatto aperitivo in un tapas bar con 20 tipi di Jamon serrano, imperdibile il Cinco Jotas, per poi sedermi in un ristorante all’aperto, dove ho apprezzato una gastronomia a base di pesce di fiume, cosa al quale non sono abituato,mangiando un pesce persico fritto con un panatura con aglio e arancia davvero incredibile ed è con questi sapori meravigliosi in mente che sono ripartito, pensando a Cervantes e i suoi molinos de viento

Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a  Tirana)