Good Life

27.10.2015

Il Complesso monumentale dell’ospedale Santo Spirito in Sassia viene riconsegnato ai cittadini grazie a un progetto di Asl Roma E e Regione Lazio per la realizzazione di un Polo museale.

Gli stanziamenti, disponibili sin dal 2004 e impegnati con una gara aggiudicata nel 2009, erano bloccati da anni per un contenzioso. Risolto il problema legale, sono state avviate tutte le operazioni per la partenza del cantiere. “Un’azienda sanitaria che può disporre di un patrimonio di valore inestimabile come questo ha l’obbligo di utilizzare i finanziamenti erano fermi da dieci anni. L’apertura del cantiere è prevista a inizio 2016, i tempi sono di 540 giorni, per un importo di quasi 4 milioni di euro. Questo consentirà di restaurare le corsie lancisiane, che sono del 300, con tutta una parte di affreschi del 400, e poi anche la Biblioteca lancisiana, fondata nel 700, che conserva delle opere inestimabili. È un’operazione che per un’azienda sanitaria può non essere considerata prioritaria, ma che invece diventa importante nel momento in cui recuperiamo anche una memoria e una tradizione di questa città. Il Santo spirito è uno degli ospedali più’ antichi del mondo” ha spiegato Angelo Tanese, direttore generale Asl Roma E.

Il complesso si compone delle corsie Sistine (sala Baglivi e Lancisi), dei Chiostri dei frati, delle Monache e delle Zitelle, e del Palazzo del Commendatore. All’interno del Santo Spirito in Sassia, tra le altre cose, si trovano quasi 400 pezzi tra ceramiche e vetri farmaceutici, arazzi, sculture e rilievi, circa 300 tra opere pittoriche, disegni, stampe, affreschi, decorazioni, 20 mila volumi a stampa di cui circa 60 incunamboli, 2 mila cinquecentine e 374 preziosi manoscritti, due codici pergamenacei degli scritti di Avicenna e il più conosciuto Liber Fraternitatis Sancti Spiritus, due Globi di Vincenzo Coronelli, due sfere armillaro in ottone e una diottria utilizzata nel rilevamento topografico.