Travel Experience

16.08.2021
Salina, l’isola dal fascino poetico
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“La poesia non è di chi scrive, è di chi se ne serve.” Questa frase del grande Massimo Troisi tratto alla fine de Il postino è quella che mi ha ispirato il viaggio che ho fatto all’isola di Salina.
Salina, la seconda più grande isola dell’arcipelago delle Eolie, possiede un fascino poetico che mi ha ammaliato.
Ho subito scoperto una natura rigogliosa, visitando le numerose sorgenti di acqua dolce che hanno fatto di questa terra la più verde di tutto l’arcipelago.
Ho potuto ammirare la famosa riserva naturale, che ho raggiunto seguendo suggestivi itinerari naturalistici.
Il mio approdo è stato in aliscafo a Santa Marina che è anche il porto turistico dell’isola, esattamente nel porticciolo di Rinella. Per visitare l’isola ho noleggiato uno scooter sapendo che l’isola è collegata da comode strade rotabili, che si attorcigliano lungo le pendici dei monti, attraversando spettacolari colate laviche.
Partendo da Santa Marina, il più grande porto turistico delle Eolie, ho trovato bellissime spiagge molto frequentate e un centro storico ricco di piccoli negozi dove mi sono dedicato a un po’ di shopping gastronomico (da comprare assolutamente i capperi locali) . In seguito ho visitato il Museo del Vino; Salina ospita infatti una grande produzione di uva Malvasia e i vigneti sovrastano gran parte del territorio. Nella piazzetta poi ho trovato la piccola Chiesa dedicata all’omonima “Santa Marina”.
E’ doverosa la passeggiata sul lungomare, dopo circa 2 Km, ho raggiunto la frazione di Lingua, con il lago di acqua salmastra dal quale in tempi passati si ricavava il sale e dal quale prende il nome l’isola.
Con mia grande curiosità ho visitato all’interno del faro, il museo del sale e del mare, trovando odori superlativi.
La zona è una delle più belle dell’isola e sul lungomare non mancano ottimi ristoranti tipici, e qui’ lo non poteva che finire bene la mia giornata, assaggiando alcune specialità locali come le Caserecce alla Norma, fatte con Pomodoro, melanzane, basilico e ricotta infornata per poi passare all’incredibile Pesce Spatola panato e fritto, fatto con la Spatola, pangrattato e prezzemolo, bevendo il Colosi una incredibile Malvasia delle Lipari, per una volta non ho bevuto per dimenticare, ma per ricordare un paradiso italiano, Salina.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato all’Isola del Giglio)