Good Life

28.05.2021

Si temeva molto, molto peggio. Dopo un anno delicatissimo, con una pandemia in corso che ha imposto il ritorno al monouso, all’imballaggio, alla barriera di plastica tra le nostre mani e ciò che acquistiamo, il risultato in termini di produzione e conferimento dei rifiuti sarebbero potuti essere catastrofici. Invece sembra che nonostante l’indiscutibile aumento nella produzione di scarti plastici, le persone abbiano almeno imparato a conferirli correttamente, seguendo la necessità di salvaguardare il pianeta.  Destinare bene il rifiuto fa parte della soluzione al problema dell’inquinamento. Secondo i dati comunicati durante l’assemblea annuale di Corepla, il consorzio italiano che si occupa della raccolta, riciclo e recupero della plastica, nel 2020 la raccolta differenziata degli imballaggi di questo materiale è cresciuta del 4% rispetto all’anno precedente, tanto da porre il nostro paese tra i più virtuosi in Europa, con una quantità pro capite di materiale riciclato pari a 23,7 chili per anno.
In più, i risultati del riciclo non sono mai stati così omogenei tra le varie regioni. Significa che il divario si sta progressivamente riducendo e che tutte le zone d’Italia sono servite in questi termini, anche grazie alla partecipazione di una percentuale sempre più ampia di cittadini. Questa sempre maggiore cura da parte dei cittadini che sono più attenti a conferire correttamente i rifiuti, sta facendo la differenza, anche nell’affrontare nel modo meno impattante possibile un momento storico in cui l’usa e getta è tornato a riempire le nostre attività.

(Se l’hai perso leggi l’approfondimento Good Life dedicato al Renew Lab Store)